Mentre i partigiani del Cambiamento si fanno i selfie 177 persone sono da giorni in condizioni difficili a bordo dell’imbarcazione della Guardia Costiera. La procura apre un’indagine.
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Alessandro Robecchi on twitter
Uno che tiene in ostaggio 177 persone, tra cui minori, non solo infrange la Costituzione e il Codice penale, ma è anche un piccolo vigliacco che gioca il suo gioco sulla pelle dei più deboli. Si chiama Matteo Salvini e sta coprendo di ridicolo il Paese #ministrodellavergogna
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Globalist – 22 agosto 2018
Ora vediamo da che parte sta la legalità: la Procura di Agrigento ha aperto un’indagine per sequestro di persona e arresto illegale sul trattenimento a bordo della nave Diciotti dei 177 migranti soccorsi dalla Guardia Costiera. L’inchiesta è a carico di ignoti. Le ipotesi di reato inizialmente previste potrebbero essere modificate in base a valutazioni normative ancora in evoluzione vista la complessità del caso
Nell’ambito dell’inchiesta il procuratore di Agrigento ha emesso un decreto di ispezione della nave Diciotti che ha eseguito personalmente. Il capo dei pm è salito a bordo insieme alla Guardia Costiera e ha svolto attività istruttoria, sentendo mediatori culturali, testimoni e il medico, per accertare le condizioni dei profughi anche al fine di valutare se la loro permanenza a bordo e la privazione della libertà personale a cui sono sottoposti siano o meno legittime. Inizialmente la Procura aveva aperto un’inchiesta anche per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per individuare gli scafisti dell’imbarcazione soccorsa dalla Diciotti. Questa tranche di indagine, però, è stata trasmessa per competenza alla Dda di Palermo che indaga sul reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di uomini.
La giornata
Mentre i reazionari del Cambiamento si fanno i selfie e fano i feroci con i deboli forti di aver regalato una concessione miliardaria ai Benetton sulle autostrade e ricevuto finanziamenti elettorali, continua quello che è un vero e proprio sequestro illegale di Stato sui migranti della Diciotti.
Nel frattempo c’è stata una notte difficile a causa del maltempo e della pioggia per i 177 migranti a bordo di nave della Guardia costiera, ormeggiata da lunedì sera a Catania, ma per i quali non è stato autorizzato dal Viminale lo sbarco.
Si tratta per i migranti della seconda notte nel porto etneo, della settima in mare. Protetti dal sole e dalle intemperie solo da un telo verde che sovrasta il ponte. O costretti all’interno quando il maltempo non consente di stare fuori.
Una vicenda al centro di un braccio di ferro tra Italia e Malta e rispetto alla quale lo xenofobo Matteo Salvini, ha chiesto una risposta e un’assunzione di responsabilità da parte dell’Europa prima di dare l’ok allo sbarco.
Due le inchieste: quella della procura di Agrigento che ha sentito alcuni dei migranti fatti evacuare a Lampedusa e che avrebbero detto che i maltesi, giunti in loro soccorso in un primo tempo, li avrebbero indirizzati verso l’Italia: i magistrati vogliono fare chiarezza anche sulle condizioni in cui vengono tenuti i migranti; un fascicolo è stato aperto anche dalla procura di Catania.
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Questo è il comunicato emesso oggi (21 agosto) da Magistratura Democratica sulla vicenda dei migranti bloccati a bordo della nave diciotti.
Nave Diciotti, un’ulteriore grave violazione della Costituzione
La vicenda dei naufraghi che il nostro ministro dell’Interno blocca sulla nave Diciotti della Guardia costiera italiana all’interno di un nostro porto (Catania), suscita interrogativi inquietanti di vario tipo. A cominciare dal potere del ministro di adottare una simile decisione.
Per non dire della privazione della libertà di persone senza alcun intervento della magistratura.
Si tratta di un’ulteriore violazione dei valori e delle regole della Costituzione.
Auspichiamo che nessuno rimanga silente