Unioni civili, vergognoso gioco delle parti

per Gabriella
Autore originale del testo: Giangiuseppe Gattuso
Fonte: politicaprima
Url fonte: http://www.politicaprima.com/2016/02/unioni-civili-e-il-vergognoso-gioco.html

Copertina Unioni gioco partidi Giangiuseppe Gattuso – 21 febbraio 2016

Lo scorso 7 febbraio ho esposto la mia posizione sulla regolamentazione dei rapporti diversi dal cosiddetto matrimonio tradizionale.

Matteo RenziIn quell’articolo ho criticato fortemente la tardiva libertà di coscienza “concessa” ai parlamentari del M5S. Ho apprezzato tantissimo l’iniziativa del PD e ho pienamente condiviso il Ddl Cirinná sulle Unioni Civili comprensivo della parte riguardante l’adozione del figlio del partner. Ipocritamente Stepchild Adoption. Lo ripeto, mi sembra il minimo indispensabile perché una società possa definirsi libera e civile. Le resistenze, come si è visto, continuano a essere fortissime e trasversali.

CirinnàLe organizzazioni a difesa della “famiglia” hanno scatenato ogni arma a loro disposizione e le forze politiche vicine alle gerarchie ecclesiali hanno alzato muri a prescindere dalle maggioranze di governo. E si è scatenato il gioco delle parti. Ipocrita e ridicolo. Strumentalizzando le posizioni politiche soltanto per mettere in cattiva luce l’avversario. La verità, già merce difficile da reperire nel mercato della politica, in questo caso è stata maltrattata oltre ogni limite. E così anche la sostanza della questione a scapito della forma.

NICHI VENDOLAIl Parlamento si è così trovato di fronte a un disegno di legge di maggioranza, proposto dal partito del capo del governo, avversato da una parte della stessa maggioranza e da alcuni esponenti cattolici del medesimo partito ai quali è stata lasciata libertà di coscienza. Altre forze politiche dell’opposizione come SEL hanno ufficialmente espresso la loro condivisione della proposta Cirinná. Così come il M5S che, come abbiamo detto, ha lasciato libertà di coscienza ai suoi parlamentari, confermando comune il pieno appoggio. Tanto è vero che non ha presentato alcun emendamento al disegno di legge.

Ma sono arrivati quelli dalla Lega, tantissimi, e dalle altre opposizioni. In fondo nulla di sconvolgente, è una prerogativa delle forze politiche cercare di modificare le proposte di legge che non condividono integralmente o parti di esse. Non è una novità. Il leghista Calderoli si è pure inventato un algoritmo per comporre emendamenti a migliaia in breve tempo. Per superare queste difficoltà nei percorsi legislativi si devono trovare dei compromessi, si convocano le aule parlamentari in sedute fiume, si lavora politicamente per ridurne il più possibile il numero per poi votare i singoli emendamenti.

Roma, Palazzo dell'informazione 14-3-08: Beatrice Lorenzin(candidato del PdL) allo "Speciale elezioni 2008" dell'Adnkronos. [#Beginning of Shooting Data Section] Nikon D100 Focal Length: 60mm Optimize Image: Color Mode: Mode I (sRGB) Long Exposure NR: Off 2008/03/14 16:09:20.8 Exposure Mode: Shutter Priority White Balance: Incandescent Tone Comp.: Auto JPEG (8-bit) Normal Metering Mode: Center-Weighted AF Mode: AF-S Hue Adjustment: 0° Image Size: Large (3008 x 2000) 1/80 sec - F/2.8 Flash Sync Mode: Not Attached Saturation: Exposure Comp.: 0 EV Sharpening: Auto Lens: 28-70mm F/2.8 D Sensitivity: ISO 640 Image Comment: [#End of Shooting Data Section] O si sceglie di porre la questione di fiducia. Il Governo, anche per i provvedimenti legislativi di emanazione parlamentare, può chiedere il voto di fiducia. È già successo in precedenza. Ovviamente la questione è tutta di natura politica. E un voto di fiducia, per le note posizioni contrarie del partito di Alfano, il cui Ministro della Salute propone il reato penale per il cosiddetto utero in affitto e il conseguente divieto di adottabilità, potrebbe mettere a rischio il governo, cosa alla quale non credo.

Si è scelto, invece, di limitare la facoltà di ogni singolo parlamentare di discutere e votare gli emendamenti ammessi. Con un’invenzione già utilizzata nel caso della legge elettorale, l’Italicum, che prevede la blindatura di una legge ponendo in votazione un cosiddetto emendamento “premissivo”, conosciuto meglio come “canguro”. Praticamente un emendamento che sintetizza l’articolato della legge e impedisce, se approvato, la votazione di emendamenti in contraddizione. Punto. Un modo per eliminare tutti gli altri emendamenti presentati e qualsiasi dibattito parlamentare su quella proposta di legge. (Spiegazione tecnica di Michele Ainis sul Corriere del 19 febbraio 2016).

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse 24-11-2013 Roma Politica Rai - trasmisione in mezz'ora Nella foto: Paola Taverna, Luigi Di Maio m5s Photo Mauro Scrobogna /LaPresse 24-11-2013 Roma Politics Rai - in mezz'ora tv show In the picture: Paola Taverna, Luigi Di Maio m5sPerché ho voluto scrivere questo secondo articolo sulla quesitone Unioni Civili? Soltanto perché comincio a non sopportare più le mistificazioni. Le bugie. Le strumentalizzazioni sulla pelle di chi attende da tempo diritti sacrosanti. E quindi, se il Capo del Governo ritiene prioritaria questa norma, e così lo stesso PD, si vada in aula a viso scoperto e si inizi a votare. Senza canguri e emendamenti “premissivi” che rappresentano l’antitesi della democrazia parlamentare. Insomma, si lavori per unire e non per dividere. Si rispettino le opposizioni, si chieda di votare a voto palese, si faccia un’opera di chiarezza evitando mistificazioni.

Angelino Alfano MInistro InternoNon è lontanamente paragonabile ciò che viene detto contro i grillini, per la scelta della libertà di coscienza, analoga a quella del PD, e per la sacrosanta decisione di non votare il “canguro”, al confronto dei “fedeli” alleati di governo che la legge, sostanzialmente, non la vogliono proprio. Sono stranezze che non mi piacciono e di sicuro non fanno bene alla Politica.

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