Una fatica inutile

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

di Luigi Altea, 23 giugno 2018

Matteo Salvini è nato il 9 Marzo del 1973.

Era il primo venerdì di quaresima.

L’ostretica, cattolica praticante, volendo adempiere il precetto di astenersi per tutta la giornata dal toccare carne, anziché il bambino gettò via l’acqua sporca.

Una botta di fortuna, il segno evidente che quel bambino era nato con la felpa.

Fosse nato il giorno prima, o il giorno dopo, sarebbe stata tutta un’altra storia.

In ogni caso, un bambino geniale!

Dopo aver per breve tempo, gattonato a quattro zampe, riuscì ad issarsi sui suoi piedi, inventando così la deambulazione bipede.

All’età di soli sei anni esclamò: “Da grande voglio fare il disoccupato professionale, per essere libero e avere tutto il tempo di sparare cazzate”.

Sogno che è riuscito mirabilmente a realizzare, prima a La Padania, poi a Padania Libera, e infine nelle malandate istituzioni milanesi, lombarde, italiane ed europee.

Matteo Salvini è il classico politico tuttologo.

Dopo aver energicamente ribadito le sue convinzioni sui vaccini, ora vuole assolutamente incontrare il Papa.

Tenterà di convincerlo che dieci comandamenti sono troppi. Alcuni sono inutili, altri sono perfino fastidiosi.

Piaccia o non ci piaccia, dopo tante “mezze calzette” l’Italia ha finalmente uno statista a tutto tondo.

Qualcuno lo ha paragonato a Cavour, del quale avrebbe certe caratteristiche. Certe, ma non sicure…

A tal proposito, io ho fatto delle ricerche su internet, ho pazientemente consultato decine di siti, ho letto e riletto pagine intere allo scopo di verificare se ci fosse un qualche punto in comune tra i due governanti.

Niente!

Niente di niente!

A questo punto c’è da domandarsi se Camillo Benso non lo abbia fatto apposta, se non abbia fatto di tutto per non aver niente a che fare col suo futuro collega.

Infinite grazie a Cavour.

E infinite grazie a Roberto Saviano.

I Sumeri inventarono la ruota, per farci fare meno fatica spingendo il carrello del supermercato.

Saviano ha lucidamente descritto Matteo Salvini, per risparmiarci il fardello di doverlo insultare.

D’ora in poi basterà dire: sono d’accordo con Saviano.

Una parola in più, sarà una parola sprecata

L’ho finalmente capito anch’io e mi comporterò di conseguenza.

Lo prometto!

Sperando che, mentre Salvini continua montare nei sondaggi, qualcuno si decida a montare sui Salvini.

Come ha fatto Saviano.

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