Un ragionamento a spanne

per Andrea Colli
Autore originale del testo: Andrea Colli
Fonte: facebook

di Andrea Colli

Ieri il segretario del Pd ha annunciato (come dice Civati nell’intervista alla Stampa), alla chiusura della festa nazionale dell’Unità, che presto provvederà a fare una segreteria unitaria. #Cambioverso di Renzi? Forse ha qualche problema di gestione avendo detto che non ce la fa da solo? Comincia a sentire prioritaria una maggiore gestione unitaria del Pd? La sua azione comincia a indebolirsi? Esattamente non lo sappiamo quanto di vero ci sia in quello che ha detto, in quanto di cose ne dice molto spesso tante, anzi troppe e molte volte contrastanti e contraddittorie, da stare sempre sul chi va là.

Il commento di Civati non si è fatto attendere con l’intervista alla Stampa di oggi, dove dice che non ha avuto contatti con nessuno, nel senso che nessuno si è fatto vivo per chiedergli qualcosa. Però ci fa sapere che questo potrebbe accadere “solo se sarà possibile discutere questioni rilevanti. Se si inaugura una nuova linea più comprensiva delle articolazioni del Pd, allora ne discutiamo.” Praticamente i paletti posti dal nostro sono questi. Dalla risposta a caldo di Civati, si potrebbe pensare che Renzi si sia rivolto a lui. Che quella sua necessità di fare una segreteria unitaria fosse indirizzata al nostro Pippo. In tempi normali verrebbe da dire…bene, finalmente Renzi si è accorto di Civati e delle sue preziose idee. Avanti così. Ma Io, come si dice nella Livorno del Vernacoliere, che mi ritengo una “puttana fine”, qualche perplessità ce l’avrei e anzi, raccomanderei al nostro Civati di fare molta attenzione.

Prima di tutto perché Renzi di carne al fuoco ne ha messa molta e una grossa parte di questa sembra già pronta per essere inscatolata: la riforma del Senato e l’Italicum in primis e il patto del Nazareno sempre in primis. Tre cose non di poco conto. Senza parlare dei tagli che ci saranno inevitabilmente quanto prima. Di tutto ciò sembra che Renzi potrebbe averne paura fino a consigliargli di avere con lui un partito unito, non si sa mai. Come per dire in caso di fallimento…io ci ho provato insieme ai miei compagni in modo unitario, ma non ce l’abbiamo fatta. Quindi, secondo me, ci sono troppe cose che non potrebbero essere cambiate così facilmente solo per il piacere di Civati e dei civatiani che fino a un’ora fa sono stati presi a randellate nei denti, da Renzi e dai renziani.

Caro Pippo, la mia è una preoccupazione da semplice attivista che ha fiducia in te anche se ragiono a spanne, però sono convinto che se si sbaglia mossa, tutto quello che abbiamo costruito insieme, potrebbe andare perso.

 

 

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