Un paese di poeti, santi, navigatori … e “salvatori”

Sentite cosa ha dichiarato il neo segretario Pd Enrico Letta: “Abbiamo toccato il fondo, un mese fa abbiamo avuto la percezione che questa storia potesse finire. Io sono tornato perché ho capito che poteva finire tutto, e ho detto ‘se ho la possibilità di evitare che tutto finisca devo farlo’. Eravamo in una situazione per cui stava finendo tutto. Io sono tornato per questo, perché ho capito che stava finendo tutto e per questo ho lasciato una vita soddisfacente…”.

E così dopo san Supermario che ha salvato l’Euro, l’Europa, ora sta salvando l’Italia e, se gli rimarrà un po’ di tempo e voglia, darà anche una sistemata all’Onu e all’istituendo CCI (Comitato di Coordinamento Intergalattico), abbiamo il Superenrico che si appresta a salvare il Pd, la Sinistra, e chissà cos’altro ancora.

Ma insomma, quando diventeremo un paese serio? Quando la finiremo con questo trombonismo da frustrati? Eppure il nostro paese ha già fatto l’esperienza di affidarsi all’uomo che avrebbe risolto tutto per il solo fatto di esistere, e sappiamo come è andata a finire. Quando capiremo che il declino che ci sta mortificando da un quarto di secolo può essere arrestato solo da un lavoro serio e quotidiano, senza enfasi inutili, e che certi atteggiamenti e certi trombonismi (non solo dei politici ma anche dei commentatori) non fanno altro che dare una ulteriore spinta a quel declino, anche quando dovessero contenere un sottofondo di verità.

Caro Superenrico, se vuol fare qualcosa di veramente rifondativo cominci col cacciare a pedate tutti i corrotti che albergano nel partito, recuperi i valori della Sinistra e smascheri la Destra che li ha strumentalmente fatti propri, come fece il loro dante causa Mussolini che partì con un programma a sfondo sociale per poi virare nel modo che sappiamo.

Ma è fondata la mia richiesta o sto parlando a uno che forse è solo un precario messo lì in attesa che si risolva la lotta tra le correnti …?