Umiliati e offesi

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

di Luigi Altea – 3 giugno 2016

Siccome l’Italia ha cambiato verso, ma non ha trovato ancora quello giusto, circa un milione e mezzo di cittadini dovrà restituire il « bonus Renzi ».

Dovrà ribattezzarlo “malus Renzi” e rispedirlo al mittente, in senso inverso. Che poi è sempre il capoverso, dopo il quale tanta povera gente si ritroverà punto e a capo.

Renzi è costretto a distillare, ogni tanto, qualche piccola verità per riuscire a far passare la grande menzogna.

Le piccole verità sono quelle che i propagandisti del regime stanno diffondendo da un talk show all’altro.

La grande menzogna, anzi il grande inganno, è stata la cinica operazione con la quale, attraverso la concessione dei “bonus”, il PD è passato dal 25% delle politiche al 41% delle Europee.

Fernando, da sempre comunista, mio amico e compagno, al referendum sulle trivelle non è andato a votare, perché “caro Luigi, tu su Renzi puoi dire quel che vuoi, ma a me gli 80 euro fanno comodo”.

Ecco come la questione sociale s’intreccia alla questione democratica…

Si è fatta una violenta campagna di comunicazione per ottenere, mediante un massiccio voto di scambio, un risultato elettorale sorprendente, capace di legittimare un leader e dargli il crisma dell’uomo provvidenziale, del capo energico che fa crescere la vita…

Purtroppo la stagione degli inganni prosegue e si intensifica, non solo attraverso i prezzolati maratoneti televisivi della disinformazione, ma soprattutto con la discesa in campo dei pezzi da novanta, si tratti di famosi buffoni di corte, di potenti sottane cardinalizie o di celebrati opinion leaders: tutta gente perbene che non ha cambiato idea…ma che ha preso atto che è cambiato il vento.

Tutta gente accomunata da una vita sazia e da conti correnti di assoluto riposo.

Mi dispiace per Fernando, mi dispiace per gli “ultimi” umiliati e offesi.

Mi dispiace per tutti coloro nella cui carne, oggi, grida il dolore.

 

 

 

 

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