TRANSITORIETA’ E IRRADIAZIONE

per Filoteo Nicolini
Autore originale del testo: FILOTEO NICOLINI

Transitorieta’ e irradiazione.

L’universo, si sa, è pieno di misteri.

Tutto quanto appartiene alla nostra attività sensoriale e al sistema digestivo è qualcosa che una volta svoltosi in noi appartiene alla immediata transitorieta‘. È qualcosa che lasciamo dietro a noi. La vita quotidiana ci insegna che tutto quanto si riferisce ai sensi viene e passa. Le percezioni sensoriali sono certamente qualcosa  di bello, rallegrano la vita nell’immediato. L’ascolto musicale, un manicaretto a cena, lo sguardo rivolto a un bel panorama ci rendono la vita più gioiosa, ci danno emozioni e bei sentimenti.  Ma sfumano quando la musica termina, quando la cena è finita, quando distogliamo lo sguardo. Dov’è quello che è giunto al nostro orecchio, al nostro occhio, quello che abbiamo ingerito? Come sono pallidi i ricordi!

Con gli apparati di nutrizione e digestione siamo poi impigliati nella vita.  È una ruota che gira continuamente nello stesso senso. In questo settore della vita umana tutto si ripete sempre uguale: nutrirsi, digerire. Nel continuo ripetersi di nutrizione e digestione e così via si intravede ben poco progresso. Naturalmente, per la vita dell’organismo queste attività transitorie del ricambio hanno molta importanza.  Ma non hanno valore di eternità. Non possiamo dire che esercitando tali attività ne derivi qualcosa di duraturo, è una attività ausiliare.

La cosa è diversissima quando passiamo all’attività dei muscoli dei nervi e delle ossa. Infatti, tutto quello che immettiamo nel mondo si deve al sistema nervoso ai muscoli e alle ossa. Salta evidente alla vista un’altra natura umana. Qualunque cosa facciamo e in qualsiasi modo, se facendo una cosa ci muoviamo e andiamo in giro, mettiamo in movimento il nostro sistema muscolare e osseo. Ma anche quando siamo fermi e non facciamo altro che pensare, stiamo participando al mondo. Otteniamo due immagini ben diverse quando distinguiamo tra quello che percepiamo coi sensi e quello che metabolizziamo da un lato, e quello che immettiamo nel mondo grazie ai nervi,  ossa e muscoli.  Stiamo esclusivamente parlando di organi e sistemi corporali!

Eppure balza all’attenzione una diversità radicale tra ciò che è ausiliare e transitorio e ciò che si  irradia nella vita e vi rimane. È o non è un mistero? Che fine fa quello che irradiamo con gli atti volitivi e il pensiero?

FILOTEO NICOLINI

Immagine dell’artista Hundertwasser

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