Tav si Tav no è solo una polemica farlocca

per Vecchia Talpa
Autore originale del testo: Vecchia Talpa
Fonte: https://vecchia-talpa.blogspot.com/2019/03/tav-si-tav-no-e-solo-una-polemica.html

di Vecchia Talpa  13 marzo 2019

Al di là della battaglia tutta ideologica o meglio ideale fra i sostenitori della TAV Lione Torino, forse occorrerebbe una buona dose di pragmatismo e chiedere , ma serve d’avverso quel tratto di ferrovia che si fermerebbe a Torino senza nessun altro tratto che possa smaltire l’eventuale flusso di merci in arrivo e partenza?
Le più elementari legge delle code afferma che queste si formano la dove vi è una strozzatura e che la velocità media dei flussi è data dalla velocità media del suo anello più debole.
Ora ammesso che vi sia tutta questa mole di flussi di merci da/per la Francia , queste merci prima di arrivare allo snodo più veloce devono attraversare una linea a bassa intensità e densità di traffico e dunque a cosa servirebbe? Se non a creare ingorghi nei pressi della stazione di Torino?
Ma siamo poi sicuri che vi sia tutta questa previsione di flussi di merci?
La linea fu pensata dopo il crollo del muro di Berlino , nell’ipotesi ( anche allora definita fantasiosa) che si sarebbe aperto un mercato vasto quasi inesauribile nell’Europa dell’Est, vista la vastità dei territori e la fame di merci in quei paesi.
Tutto questo non si è avverato sia per il sopraggiungere della crisi del 2008, sia per la infondatezza di parametri concreti macroeconomici e solo basate sulle speranze e illusioni.

Oggi lo sviluppo del mercato è da e per la Cina, primo paese e potenza economica globale. 2 miliardi di persone e un investimento fatto di 700 miliardi di Euro fatto da questo paese per congiungersi con l’Africa e l’Europa.
La costituenda via della seta sia terrestre che raggiunge l’Europa centrale, sia quella per via mare che finisce in Europa a Trieste fa prevedere che i nuovi flussi delle merci attraverseranno queste due grandi vie di comunicazioni. Il tratto dunque Italia ovest e Sud Francia è tagliata fuori.
Non serve dunque potenziare quelle vie di comunicazioni, ma piuttosto potenziare il porto di Trieste , in modo da diventare la via alternativa in Europa per la Cina , la tratta autostradale e ferroviaria adriatica e il potenziamento dei porti polisettoriali e polifunzionali di Ancona, Bari e Brindisi.
Questo semplice ragionamento fa scoprire come il dibattito TAV si TAV no sia solo strumentale e finalizzato solo a favorire o meno le società che qui hanno appalti Impregilo in testa!
E che non si ha nulla di meglio che ingigantire polemiche basate sul nulla!

E’ per questo che a me questa discussione, me scivola addosso!

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