Tante donne e tanti uomini animati da una rinnovata speranza, per sollevare la sinistra dalle macerie

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti

Ricomponiamo tutte le energie della sinistra. Ci vorrebbe un congresso vero. E tante donne e tanti uomini animati da una rinnovata speranza.

Un deputato del PD, Gianni Del Moro, si chiede sul ‘Foglio’ se non sia il caso che il PD stesso si sottoponga a un congresso straordinario. Ma un congresso vero, aggiungo io, dove si dibatte, dove ci si confronta, non dove ci si limita a duellare sulla leadership e sulle quote di rappresentanza. Perché? Perché è venuto il momento che la sinistra nella sua complessità e pluralità si riorganizzi e indichi una strada. Il momento che si passi alla fase della ricomposizione, ridiscutendo criticamente quello che c’è stato e proponendo la costituzione di una nuova e grande forza politica, all’altezza delle evenienze e del compito di rendere l’Italia più giusta e più libera. Il PD di Zingaretti potrebbe, allora, mettersi in gioco ed essere realmente il volano di questo cambiamento politico, uscendo dagli equivoci e cogliendo un momento importante, quello in cui il centrosinistra sembra uscito dall’angolo in cui lo aveva cacciato in special modo Renzi, assumendosi oneri e responsabilità di governo. Altro che popcorn.

Il compito che ci attende è la messa a punto del progetto di una grande forza di sinistra, plurale, democratica, dove tutti possano sentirsi a casa propria anche quando si trovano in minoranza. È un processo che deve raccogliere energie politiche, sociali, civiche e offrire una sintesi all’altezza della fase che abbiamo davanti. Dubito che il PD da solo, per com’è ora, per com’è fatto, possa essere all’altezza del compito immane che aspetta la sinistra. Voglio sperare che, invece, vi siano tante altre energie pronte a ripartire alla ricerca di un percorso comune e su altri basi: larghe, condivise, partecipate, senza sotterfugi o scorciatoie di vertice. Un soggetto che sia la risultante di una grande discussione e di un’azione larga. Che rinnovi la sinistra e la sappia rifondare su temi e contenuti che sono sotto gli occhi di tutti: la democrazia, la giustizia sociale, la cura verso i più sofferenti, il lavoro e la dignità del lavoro, la scuola e la formazione, una sanità per tutti, un’attenzione speciale alle disuguaglianze, e poi le nostre città, i nostri giovani, i nostri anziani. Donne e uomini che ancora nutrono una speranza.

Abbiamo bisogno di unità, e siamo stanchi di frammenti, minoranze e listine elettorali. Io non credo che l’Italia abbia un futuro senza una sinistra popolare, democratica, che lotta per la libertà e la giustizia. Oggi, davanti a noi, c’è un nuovo orizzonte da riconfigurare. Ne avremo la capacità e l’intelligenza?

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