Sul solco di un’antica tradizione.

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

Dopo aver visto il manifesto che lo raffigura in versione belligerante, pare che Enrico Letta l’abbia presa molto male. Addirittura avrebbe espresso l’intenzione di querelare, come fosse un Renzi qualsiasi.

Ma perché Segretario? Che male c’è?

Io un Enrico Letta come quello del manifesto, determinato, combattivo e combattente, lo voterei senza pensarci un attimo, anche domani mattina.

Tanti dirigenti ed intellettuali della Sinistra seppero armarsi e partire per combattere ovunque ci fosse da difendere la libertà, basti pensare al comunista Luigi Longo nella guerra di Spagna.

Il P.C.I. poté contare tra le sue fila tanti martiri che sacrificarono la vita per difendere la patria e la democrazia. Antonio Gramsci è solo un esempio, il più luminoso.

Il Partito Democratico, invece, a martiri ha finora solo scarseggiato.

Onorevole Letta, lei ha rivestito tanti ruoli, ma non ha mai indossato una divisa militare. Quando fu il suo turno lei venne riformato per miopia.

Nel frattempo, però, la tecnica oculistica ha fatto grandi progressi.

Si decida, Segretario! Si armi di coraggio e di lenti a contatto e parta.

Prima di partire si faccia suggerire dal Generale Figliuolo qualche raffinata strategia militare, soprattutto sull’uso oculato delle munizioni. Forse le dirà che, più o meno, è come con i vaccini. Se ne avanzano non bisogna mai buttarle, ma piuttosto spararle contro il primo che passa. Tanto probabilmente sarà un russo invasore, e se non sarà stato un  russo, pazienza: sarà stato il destino.

Segretario,  ho notato che l’elmetto le lascia pericolosamente scoperta una parte del viso. Se mi permette, da una mia amica le farò preparare un paraorecchie all’uncinetto.

Parta, onorevole, e dimostri di vederci benissimo!

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