Storia surreale degli ultimi giorni di Coalizione civica

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Fausto Anderlini
Fonte: Copiato da facebook di Fausto Anderlini

di Fausto Anderlini – 20 febbraio 2016

Raccontino degli ultimi giorni. Ego me absolvo, anzi…..

Dunque la storia, per chi non l’avesse seguita, è questa qui. Cecconi scrive uno di quei bei post appassionati e melensi che piacciono tanto. Infatti anch’io ci metto il mi piace. Poi tra le righe parte uno di quei tipici cazzeggi che fanno di fb fb e non un’aula di tribunale. Riprendo una frase molto impegnativa del nostro, col quale sono in piacevole confidenza da tempo: “Di sicuro ho incontrato (e anche conosciuto) donne e uomini liberi che hanno lo stesso nemico: il predominio degli uomini sull’umanità e sul mondo.” Sembra l’alieno di Blade Runner…E allora aggiungo: “Diavolo d’un cucciolo d’uomo…..Io voglio che la Paola e le sue amazzoni vincano e come bottino di guerra lascino alla mia mercè le giovani femmine di Labas e del Tpo …..”. Ora non è chi non veda, essendo dotato di senno, che è una battuta a rovescio, paradossale e surreale, giocando scherzosamente su linee di competizione interne alla Coalizione. Conan il barbaro di fronte al cucciolo d’uomo, dialogando di massimi sistemi. Ci vuole della fantasia a pensare sia un reale invito alla predazione sessuale. Ma non è così: si leva una caccia al reprobo, vengo coperto di insulti e persino di minacce, gente che mi scrive in privato come fossi il mostro di Scandicci, per non dire di legioni di paladini maschietti ed altri realpolitiker che si levano a darmi lezioni di bon ton ecc. ecc. Insomma pensano davvero che io faccia apologia dello stupro. La Ziccone mi ingiunge di lasciare il direttivo seduta stante, come se Fb fosse una riunione di probiviri. Neanche me lo comunica a voce, la candidata. L’altro aspirante Sindaco per contro si unisce al coro sdegnato e mi esclude ipso facto dal diritto di cittadinanza nella coalizione. E a nessuno dei due, questo è il punto, vien da ridere. Non della battuta, ma della posa che si da. Diciamoci la verità: una ridicola fatwa, un pubblico linciaggio in salsa staliniano-femminista…..
E qui mi fermo e vengo al raccontino. Non mi piace far volare gli stracci. Quindi mi asterrò da qualsiasi giudizio di natura politica sulla coalizionme e i suoi due campioni.
Nel 1960 fui iscritto alle scuole medie, che allora non erano unificate. Fra gli alunni non eravamo in tanti ad essere figli di operai e gli insegnanti, ancora d’estrazione fascistoide, ci vedevano male. Un giorno un buontempone scrisse sul muro del bagno: “Viva il Bologna, abbasso la Juve, viva la figa della Marsala”. La Marsala era una insegnante di matematica perfida, altezzosa e molto tirata e tutti coltivavano pensieri lubrichi sul suo conto. Immediatamente le autorita scolastiche censurarono il grave episodio e chiamarono un grafologo per scoprire il reo. La macchina investigativa si mise in moto. Passato qualche tempo, un giorno la scolaresca chiese al professore di latino (un prete) a che punto fossero le indagini. Ed ecco che il prelato si concesse con zelo alla curiosità per rivelare il reprobo su cui sembravano gravare i peggiori indizi: Fausto Anderlini. Tutti si voltarono a guardarmi e raggelai. Sentii un vuoto terribile crescere d’improvviso intorno a me, come se fossi esposto nudo su un palcoscenico. Alcuni mi guardavano beffardi, altri con commiserazione, altri con imbarazzo. Ciò che era evidente, al di là delle differenze, è che tutti provavano soddisfazione e sollievo a vedere questa disgrazia materializzarsi su di me. Facevano ‘massa’, giudicante e spettatrice. La ‘classe’ tutta unita. Naufragio con spettatori. Inutile dire che ero totalmente innocente, e perciò soffrii molto per quella situazione che mi faceva apprezzare l’amara condizione unificante del capretto espiatorio. Però con il passare dei mesi la mia situazione psicologica migliorò e cominciai a dilettarmi nell’intaglio del banco e in piccole scritture blasfeme.
Allora ero timido, ma capii una lezione importante: che se non si vuole essere travolti dai pregiudizi, non in generale, ma quelli sul proprio conto, bisogna il più possibile assecondarli. Mai contrastarli.
Perciò penso che anche stavolta seguirò l’adagio. Intanto salirò sugli autobus (gli stessi che il Martelloni prende ogni mattina, il 14, il 27, il 39 ecc.) e cercherò di palpeggiare chi mi capita a tiro. Poi cercherò di realizzare qualcosa di più impegnativo. Ad esempio stupri di gruppo. Se il caso mi darò anche alle rapine e non è escluso lasci la Coalizione per accompagnarmi con quelli di Forza Nuova. Col cazzo che chiederò scusa. Persevererò e persevererò.
Nel frattempo affanculo, il Bologna ha realizzato un buon pareggio, la Juve resta bloccata e il Napoli (che mi piace) potrebbe riprendere la testa. E la Marsala, detto fra noi, era un gran pezzo di Bernarda….

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