Fonte: Globalist
di Globalist – 20 marzo 2019
“Il progetto di Parnasi? Che non sia il presupposto per fare speculazione immobiliare. Gli urbanisti lo hanno definito un meteorite lanciato sull’ansa del Tevere. Questo progetto non è aggiustabile, non é emendabile, non c’é discussione”, diceva, sguardo dritto alla telecamera, Marcello De Vito a dicembre del 2014, all’epoca solo capogruppo dei 5 stelle in Assemblea capitolina, mentre si discuteva la prima controversa delibera sullo stadio a Tor di Valle, durante la consiliatura di Marino sindaco. “Per fare uno stadio si costruirà un intero quartiere in una zona già gravata come quella dell’Eur”, diceva De Vito, arrestato oggi con l’accusa di tangenti per favorire Parnasi.
Il presidente della assemblea capitolina Marcello De Vito di M5S è stato arrestato dai carabinieri per corruzione nell’ambito della inchiesta della Procura sul nuovo stadio della Roma.
De Vito è stato arrestato nell’ambito di una operazione del Comando Provinciale di Roma che ha portato ad altri tre arresti e una misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale nei confronti di due imprenditori. I reati ipotizzati, a seconda delle posizioni, sono di corruzione e traffico di influenze illecite. L’indagine riguarda, oltre alle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio della Roma, anche la costruzione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere e la riqualificazione dell’area degli ex Mercati generali di Roma Ostiense. L’indagine ha fatto luce su una serie di operazioni corruttive realizzate da imprenditori attraverso l’intermediazione di un avvocato ed un uomo d’affari, che fungono da raccordo con De Vito al fine di ottenere provvedimenti favorevoli alla realizzazione di importanti progetti immobiliari.
Ribollono le chat dei consiglieri M5S di Roma dopo la notizia dell’arresto del presidente dell’Aula Giulio Cesare, Marcello De Vito. Nessuna reazione ufficiale dal gruppo per ora, ma sono i singoli a raccontare il loro sconcerto. “Sono scioccata. Aspetto di capire meglio. Nelle chat la reazione è univoca. Tutti dicono ‘impossibile che sia successo'”, afferma la consigliera Eleonora Guadagno. “Siamo annichiliti”, le fa eco, interpellata in merito, la collega Teresa Zotta. Che, a chi le chiede se si riuscirà ad andare avanti, risponde: “Vediamo, questa è dura. Ci incontreremo sicuramente, non posso credere ad una cosa del genere”. Anche il pentastellato Angelo Diario si dice sorpreso: “Se andremo avanti? E’ uno su 28. Sono più dispiaciuto a livello personale, conoscendolo mi sembra strano”.