Allarme di Bankitalia sul Tfr: “Pensioni a rischio”. Istat: “Nessun beneficio”

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Massimiliano Chiaravalloti
Fonte: Repubblica.it - Economia e Finanza
Url fonte: http://www.repubblica.it/economia/2014/11/03/news/legge_stabilit_audizioni-99661234/

di Massimiliano Chiaravalloti

 La legge di Stabilità prosegue il proprio iter parlamentare con le audizioni dei rappresentati di categoria in Commissione Bilancio di Camera e Senato: dalle assicurazioni ad Assopetroli, da Banca d’Italia a Confindustria. Ognuno con il suo punto di vista, ma i timori si ripetono: c’è la convinzione che la manovra del governo non abbia sufficienti spunti per la crescita e che – per alcuni settori in particolare – presenti criticità capaci di mettere a rischio migliaia di posti di lavoro.

Bankitalia positiva: “Evita spirale recessiva”
Un commento (il testo) improntato all’ottimismo arriva da via Nazionale, che pure non si esime da evidenziare alcune criticità. A partire dalla possibilità di richiedere l’anticipo del Tfr in busta paga: per Palazzo Koch è “cruciale” che sia “mantenuta la temporaneità” del provvedimento, che vale d’altra parte tre anni. Il rischio è che “l’adesione dei lavoratori a basso reddito” li porti “in futuro ad avere pensioni non adeguate”. Nel complesso, l’impianto della Finanziaria è meritevole: “Data l’eccezionale profondità e durata della recessione, il rallentamento nel processo di aggiustamento dei conti pubblici proposto appare motivato: può contribuire a evitare il rischio di una spirale recessiva”, ha notato il vicedirettore Luigi Signorini. “Significativa” è la prevista riduzione del cuneo fiscale, mentre sul fronte delle entrate “vanno stimati con cautela” i possibili incassi (3,5 miliardi) dalla lotta all’evasione. Da risolvere al più presto anche il problema delle clausole di salvaguardia, che scatterebbero per svariati miliardi.

Istat: “Segnali buoni ma instabili”
L’Istituto di statistica, cauto sugli effetti della Finanziaria sul Pil, descrive il quadro instabile del Paese: “Gi ultimi dati mostrano alcuni segnali positivi ma frammentati e instabili per indicare con chiarezza una conclusione della lunga fase recessiva”, ha ricordato il presidente Giorgio Alleva in audizione. Anche alle Commissioni, Alleva conferma gli “effetti marginali” nel biennio 2015-2016 sul Pil. E in questo senso vanno letti i numeri dati dall’Istat alla Camera: “il bonus da 80 euro in busta paga in base alle analisi e simulazioni porta un aumento del reddito del 2,7% per i beneficiari”, ha spiegato Alleva. Inoltre grazie alla misura circa 97mila famiglie in meno nel 2015 saranno vicine alle soglia povertà nonostante l’intervento escluda le fasce più deboli della popolazione. La dinamica dell’occupazione è stimata migliorare di tre decimi di punto in entrambi gli anni, corrispondenti a oltre 50mila occupati aggiuntivi ogni anno. Il taglio dell’Irap avvantaggia di più le imprese del Nord e di conseguenza penalizza di più le Regioni in cui le aziende hanno sede.

Corte dei conti: “Le Regioni aumenteranno le tasse”
“Vi è il rischio che le Regioni e gli enti locali siano indotti a compensare l’ulteriore riduzione dei trasferimenti recata dalla Legge di stabilità con un aumento dell’imposizione decentrata”. Così il presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri in audizione sulla Legge di stabilità. E aggiunge che la manovra ha fatto poco sul fronte della riduzione delle parteciptate di Stato, aziende spesso gestite in perdita e con lo spreco di ingenti risorse. Sul bonus degli 80 euro, è necessario un chiarimento: “Nel momento in cui la legge di Stabilità rende permanente il bonus, sarebbe opportuna una riflessione sulla natura dell’istituto, per deciderne o l’assorbimento nella struttura dell’Irpef ovvero l’esplicito inquadramento fra le misure a sostegno dello stato sociale”.

Cnel: “Possibile ricorso contro nostra soppressione”
Il Cnel “si riserva la facoltà – che peraltro compete anche ai singoli Consiglieri – di impugnare per incostituzionalità quella parte” della legge di Stabilità “che surrettiziamente sopprime anticipatamente il Consiglio eludendo le procedure previste dalla Costituzione”. E’ quanto si legge nel documento presentato alle commissioni Bilancio della Camera e del Senato in merito al ddl. “Con l’art. 25 – si spiega – si prevedono misure con le quali si anticipano gli effetti che conseguirebbero per il CNEL all’atto della definitiva entrata in vigore del nuovo Testo Costituzionale; tale anticipazione è di dubbia legittimità e, impedendo l’attività dell’Assemblea, decisamente incostituzionale”.

Confindustria: manovra non accelera
La manovra “alza piede dal freno ma nell’impossibilità di pigiare l’acceleratore dipende da come verranno gestite le uscite per indurre maggiore spesa”. Così il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi in audizione. La legge di stabilità “interviene sul costo lavoro, sui pagamenti dei debiti della pa si è molto lavorato sebbene non siamo ancora a una soluzione definitiva, ma manca un’azione decisa sugli investimenti”.

Assopetroli: a rischio 60mila occupati
Nel mirino dell’Associazione dei petrolieri ci sono le clausole di salvaguardia che si attiverebbero con il mancato raggiungimento degli obiettivi di tagli alla spesa: in quel scaso scatterebbero aumento di Iva e accise che per il settore della commercializzazione e distribuzione dei carburanti e per l’indotto immediato si trasformerebbero in “una forte perdita di volumi, che si tradurrebbe inevitabilmente in un rischio per la tenuta del settore ed una inevitabile perdita occupazionale stimata in 60.000 posti di lavoro”. La perdita dei volumi nel periodo 2015 al 2019 arriverebbe a superare l’11%, con effetti dannosi anche sul gettito per l’Erario. Secondo Assopetroli le entrate dello Stato registrerebbero un picco negativo al 2018, con una contrazione di 4,95 miliardi di euro.

Ania: giovani penalizzati dal Tfr in busta paga
L’aumento della tassazione a carico dei fondi pensione “dà luogo ad un’evidente penalizzazione della scelta previdenziale, sconfessando il ‘patto’ stipulato dallo Stato con i lavoratori e i cittadini che hanno scelto di aderire a tali forme pensionistiche anche sulla base delle campagne istituzionali di sensibilizzazione e delle incentivazioni fiscali”. E’ la valutazione “fortemente negativa” sulle misure della legge di stabilità espressa dall’Ania che propone un’aliquota del 12,5% contro il 20% della manovra. Peggio, secondo il presidente Aldo Minucci, l’anticipo del Tfr maturando in busta paga “finisce per penalizzare ulteriormente le nuove generazioni che sarebbero private di un quadro di sufficienti garanzie per il loro futuro”.

Enti locali: “Siamo a rischio fallimento”
Il presidente dell’Upi, l’Unione province italiane, Alessandro Pastacci, scrive al Parlamento in attesa dell’audizione in calendario domani spiegando che “i tagli avranno una incidenza sulla spesa di Province e Città metropolitane pari al 51% dei bilanci degli enti, condizione che evidentemente non consente agli enti di continuare ad assicurare l’erogazione dei servizi essenziali”. In particolare sono a rischio “la gestione e la messa in sicurezza delle scuole superiori italiane e della rete viaria provinciale, che rappresenta oltre il 70% della rete nazionale”.

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