SOSPESA LA SPERIMENTAZIONE SUI MACACHI

per Filoteo Nicolini
Autore originale del testo: Filoteo Nicolini

SOSPESA LA SPERIMENTAZIONE SUI MACACHI

  

E’ di questi giorni la Sentenza del Consiglio di Stato che ha nuovamente sospeso la sperimentazione sui macachi, portata avanti dalle Università, e diventata oggetto di una battaglia legale da chi sostiene l’inutilità della ricerca a fronte della sofferenza degli animali. Leggo la notizia sul giornale e improvvisamente mi sento coinvolto nell’eco del conflitto che divide la LAV* e i gruppi di ricerca, i quali non esitano a parlare di anti scienza e di deriva animalista. Secondo i paladini della Scienza, non esistono alternative alla sperimentazione animale e “la piccola lesione nella corteccia visiva” viene praticata in anestesia generale e non rende ciechi i primati”. La ricerca “potrà dare contributo” a studi per riabilitare chi ha perso la vista in seguito a traumi o malattie come l’ictus. La LAV ribatte che rimane a carico delle Università esplorare altre strade alternative e dimostrarne l’impraticabilità prima di ricorrere ai raccapriccianti esperimenti sui macachi.

   Qual è il rapporto che mi lega agli animali, dato che la sola lettura della notizia mi ha dato i brividi? Ho vissuto a lungo in luoghi dove gli animali vivevano liberi e ci si abituava alla convivenza prudente, a tratti allegra e confortevole. Vorrei accennare al vissuto in tanti anni nella Savana del Venezuela dove era necessario abituarsi presto ai piccoli e medi animali. A stabilire rapporto e regole del gioco, rispettando il loro habitat, e anche preservando incolumità personale. Ecco la testimonianza.

  Frequenti le formiche, gli scarafaggini minuscoli, le blatte, le mosche e i tafani, le zanzare, i moscerini che pungono, avanguardia della varietà esistente di insetti. Spesso si trovavano formichine miniatura, ma a volte blatte, ed allora bisognava stare allerta e disposti alla caccia con mezzi meccanici, un infradito nella mano per persecuzione. Bisogna essere rapidi, ma si apprende col tempo. Con le zanzare la forma migliore per difendersi era con la zanzariera di notte, troneggiante sul letto. A volte di pomeriggio il flagello era implacabile proprio nell’ora degli splendidi tramonti, e qualche spirale ne mitigava gli attacchi. Divenni anche esperto del colpo proibito sferrato con un asciugamani dalla lunghezza giusta, una volta individuato l’insetto. Formiche grandissime e termiti pure abbondano nella Savana, e quei monticelli di terra in evidenza non sono altro che nidi giganteschi.

  Incontri ravvicinati si davano a volte con serpenti, siamo chiari! O con ragni. Ragni ce ne sono di tutti i tipi e dimensioni, quei piccoli tessitori compagni di angoletti, tetti, sporgenze di pareti. Ma ci sono anche i ragni più grandi, enormi, pelosi, pericolosi, e quindi bersaglio di umane attenzioni ostili, una volta scovati. Nel Venezuela ci sono naturalmente scorpioni di diverse dimensioni, è comune trovarli vicino a luoghi umidi al riparo dalla vista. Dicevo che i serpenti sono frequenti e costituiscono un capitolo a parte. Vi sono serpi innocenti del tipo detto cacciatore, che fuggono al minimo segnale, del lato opposto a quello che l’umano prende per prudente distanziamento. Ce ne sono invece dei tipi piccoli e medi con i loro veleni di varia tossicità. Questi serpenti invece non fuggono e danno per così dire la battaglia. Per un morso di serpente si muore senza quasi mai scampo. Sono comuni nelle savane e nelle siepi, anche tra le pietre. I boa anche essi frequenti nelle vaste pianure, ricordo un incontro ravvicinato, vicino al portone che dava alla strada. Anche ognuno prese la direzione opposta in una fuga precipitosa.

   Lucertole e varietà di gechi sono abitanti solidali e spesso inamovibili delle case, salgono ai tetti, è difficile sloggiarle. Ho avuto addirittura due famiglie, ognuna molto rispettosa dell’habitat dell’altra. Una era residente sul tetto e si spostava sempre fuori della casa, l’altra stabile dentro, erano di diversa forma e corporatura. Altri animali come topolini rane e rospi non erano infrequenti, a volte il gracchiare delle rane e dei rospi rivelava la timida presenza. Grilli invisibili ma tenaci nell’assordare di notte facevano compagnia. Anche scoiattoli velocissimi e picchi tambureggianti e tenaci nel compito prefisso.

  Poi, già fuori di casa, c’erano armadilli, iguane, “acures”, “picures”, chigüires, bradipi tridattili, rari camosci, avvistati tapiri e giaguari. Una mattina all’alba vidi una volpe, prudentissima nella sua escursione silenziosa per trovare cibo, che si allontanò elegante sotto il mio sguardo. Uccelli e volatili sono tanti e tali che si perde il conto, e costituiscono la compagnia più edificante e gioiosa con i loro voli mattutini e serali. Ci sono rondini, beccucci d’argento, pappagalli verdi chiassosi a più non posso, “guacamayas” dai colori incredibili, “guacharacas” rumorose all’alba con il loro volo basso e il richiamo caratteristico a cui risponde il lontano familiare nel bosco. Api tantissime, da costituire una fonte di lavoro e di ingressi a più di un apicultore. Potrete anche immaginare la varietà di farfalle e coleotteri, cavallette e “saltamontes”.

  E nel bosco ci sono anche le scimmie urlatrici “araguato”, mai avvistate ma spesso udite con i loro cori possenti. Coccodrilli di piccola statura ne ho visti al Delta dell’Orinoco, sono comuni abitanti dei tanti canali del Fiume Padre sacro agli indigeni Warao. Tartarughe di fiume dette “morrocoy” e tantissimi pesci d’acqua dolce completano, si fa per dire, il quadro.

  Ecco, tanti i ricordi della estensa fauna sub tropicale. Ora a Milano vedo appena qualche uccello nel parco, molti colombi, rari merli ed uccelli, ma in Città è così e la fauna va cercata altrove. Sarà per questo che le notizie sull’estinzione e le minacce alle specie, i tanti esperimenti e test che si fanno sugli animali ricevano la minima attenzione? Che effetto fa sapere se un primate viene sottoposto a esperimenti invalidanti? Oppure a test sull’efficacia e innocuità di nuovi farmaci e vaccini? L’avanzamento della farmacologia negli ultimi decenni ha marciato sul binario parallelo a quello di una ecatombe di topi e simili animaletti cavia. Nel caso dei macachi il protocollo dell’esperimento sospeso dal Consiglio di Stato prevede la loro soppressione al termine del trial di ricerca. Quasi 600 primati non umani vengono utilizzati ogni anno per la ricerca in Italiail 99% dei quali nell’ambito dello sviluppo e dei test di sicurezza su farmaci e vaccini, obbligatori per legge. 

   La sospensione del progetto comporterebbe la rinuncia alla ricerca scientifica e la criminalizzazione della stessa? Autorevoli ricercatori ritengono addirittura che “l’uomo abbia il dovere e la responsabilità di utilizzare gli animali, senza ricorrere ad un animale in più ma neanche a uno in meno di quanti sono scientificamente necessari”!

   Personalmente io non ho dato questo consenso e non ho firmato un patto che richieda da me il silenzio di chi tace e non vuole sapere. Si rende un cattivo servizio alla Scienza quando si scagliano anatemi e scomuniche a chi esprime ragioni, dubbi, e soprattutto sentimenti, in nome di una sedicente Scienza libera da vincoli morali.

  Infatti, siamo inseriti tra due contrapposizioni, l’ordine della Natura e l’ordine del mondo morale. La concezione del mondo che si è affermata come Scienza negli ultimi quattro secoli non ha potuto ancora costruire il ponte fra tali ordini, quello naturale e quello morale. Siamo senz’altro inseriti nella Natura ed ad essa soggetti. Se però vogliamo sentirci veramente uomini e donne, dobbiamo sollevarci dal semplice ordine naturale e sentirci uniti nell’Ordine Universale che non si estrinseca nella Natura, e di cui anche gli animali fanno parte come creature.

  Credo infine che il consumo crescente di attenzione medica e farmaceutica, protocolli e terapie, sia divenuto il palliativo per la insalubrità del lavoro e delle città, causata da varie forme di inquinamento industriale e da stili e ritmi di vita che predispongono alla vulnerabilità.

FILOTEO NICOLINI

Immagine di Remedios Varo, Useless Science 7

*LAV =Lega Anti Vivisezione

 

 

 

 

 

 

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