Liberi e Uguali e la connessione sentimentale perduta

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Ombretta Buzzi

di Ombretta Buzzi – 11 dicembre 2017

Le reazioni tra la gente comune. In breve.

C’era una volta Articolo Uno… C’era una volta la volontà di unire la Sinistra su un programma condiviso…

Poi si è pensato che servisse il centro: va bene. Si è riesumato qualche personaggio, scritto un programma di massima e “dato il via alle danze”.

Riunioni provinciali di MDP, assemblea nazionale a Roma dove i delegati hanno semplicemente alzato il cartellino; di nuovo riunioni provinciali insieme a SI e Possibile che in alcuni casi sui territori sono state più divisive che di sintesi. Parole, parole, parole… Assemblea unitaria del 3 dicembre ed acclamazione di un leader: Grasso.

Tutto deciso dall’alto, da organismi mai votati con percorsi non includenti. Era stato promesso altro.

Poi ieri da Fazio, e sottolineo, da Fazio, viene presentato un simbolo che militanti e simpatizzanti non avevano mai visto né potuto contribuire a decidere addirittura con il nome. Con il nome?

Si era sempre criticato da una parte della sinistra questo attirare voti su un solo uomo e adesso ecco che per paura di non avere identità si passa sopra anche a questo. Per motivi elettorali, spiega qualcuno. Di male in peggio. Poi quel nome appartiene al Presidente del Senato, seconda carica dello Stato. Beh, se non si volevano polemiche o attirare critiche, il metodo è sbagliatissimo. E qui non si parla di forma ma di sostanza.

Tre mesi alle elezioni. Il programma ancora non c’è se non in bozza.

La gente non capisce. Ma sono tre partiti/movimenti? E’ un cartello elettorale? Si fonderanno dopo le elezioni a seconda della percentuale riportata? Che organizzazione ha MDP e quale sarà quella del nuovo soggetto politico qualora si formasse?

Silenzio.

Parte della base, orfana di un contenitore a Sinistra, si esalta e si entusiasma.

Però, attenzione, non è una “cosa” rossa, non si può usare il termine Sinistra… E no, bisogna non urtare la sensibilità di vari ambiti della società che potrebbero essere bacino di voti, bisogna parlare alla società civile.

Perché chi ha una tessera non lo è? Insomma per riportare un buon risultato elettorale bisogna sradicarsi.

Allora si poteva restare a far la minoranza nel PD!

No, la gente non comprende. La gente che non “mastica” di politica, quella dei problemi concreti, non verrà raggiunta in tal modo.

Chi voterà “Liberi e uguali” (che nome…), lo farà perché non c’è di meglio su piazza. Moltissimi rimarranno a casa, nel bosco o dove volete voi.

Sulla scia dell’entusiasmo si otterrà una percentuale dignitosa. E poi…

Poi si vedrà, come sempre. Una politica improvvisata è la moda del momento. Ed anche qui si corre dietro a qualcun altro senza tener conto di una storia diversa, di un elettorato diverso. E a vincere sarà, ancora una volta, il partito dell’astensione.

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