Fonte: Facebook Gufi Felici
Url fonte: https://www.facebook.com/groups/viadellebottegheoscure/permalink/564796653656790/
da Gufi Felici – 10 gennaio 2015
Abbiamo assistito a una straordinaria unità del mondo del lavoro nelle piazze di questi ultimi mesi, ma drammaticamente questa unità di popolo non trova ancora una rappresentanza politica che superi i settarismi autoreferenziali e le divisioni dei partiti di sinistra per dar vita a una formazione unitaria. Pensiamo infatti che il successo di Syriza e di Podemos è dovuto proprio all’aver detto chiaramente che non si può collaborare con i partiti socialdemocratici (come il PD) perché sono di destra e poi dall’aver dato vita a formazioni diverse dai partiti e largamente unitarie. Dal canto nostro, dalla pagina Facebook dei “GUFI FELICI”, abbiamo fatto appelli per l’unità della sinistra, ci siamo rivolti a Tizio e Caio ottenendo solo qualche piccolo riscontro, senza nessun risultato e in effetti un vero interesse non è stato espresso. Eppure sappiamo tutti che se la sinistra lascia vuoti degli spazi, smette di fare alcuni discorsi, (come la difesa del lavoro, dei diritti) quello spazio vuoto viene subito riempito in modo strumentale, demagogico, dalla destra. Sappiamo anche di non poter sottovalutare i più o meno piccoli segnali (come sono oggi il razzismo, l’individualismo, le ronde, la disgregazione sociale, l’indifferenza e il qualunquismo, e adesso già più spudoratamente gli attacchi al sindacato e alla rappresentanza del lavoro, le aggressioni, le cariche della polizia, la criminalità, le connivenze con la mafia) segnali che possono portare, com’è già accaduto in passato, agli orrori del fascismo, che tra l’altro sappiamo essere autobiografia della nostra nazione… Lo sappiamo ma vogliamo ricordare che viviamo un’emergenza mai vissuta in tutto il periodo della vita Repubblicana del nostro Paese e che quindi non ci sono solo gli interessi di bottega in ballo ma quelli della nazione, della democrazia, della libertà. Mai come oggi rischiamo di cadere in una deriva totalitaria per effetto delle riforme costituzionali che il governo Renzi, Berlusconi Verdini vorrebbe mettere in atto: sta venendo a mancare l’essenza delle democrazia: il diritto al dissenso, stanno venendo a mancare quei pesi e contrappesi previsti per garantire la democrazia, sempre per effetto di quelle riforme, verranno a mancare tanti diritti e la vita del Paese sarà determinata dalle decisioni di un solo “uomo al comando”, o dal un solo gruppo al comando riducendo ancora di più il ruolo del Parlamento, e non ci sarà opposizione che potrà evitarlo… ricordiamo che non saranno solo gli autori di tutto questo ad essere chiamati a rispondere ma anche chi non ha mosso un dito per evitarlo. Per questo l’unità della sinistra, sola speranza contro questo, non solo la richiediamo ma la pretendiamo in nome dell’emergenza che viviamo, in nome dei pericoli che corriamo, mettendo da parte divergenze che i tempi attuali non ci permettono. Diversamente stiamo rischiando che queste divisioni non faranno altro che favorire il disegno “criminoso” di questo governo che vuole arrivare al potere assoluto senza opposizione alcuna. Quindi tutte le varie sigle hanno il dovere urgente di rinunciare al loro protagonismo , sciogliersi per dar vita a una organizzazione unica.: “sinistra unita per la democrazia”, ma la denominazione non è importante basta che vi siano due parole “SINISTRA e UNITA’”. Se non ci rendiamo conto che si deve attuare una vera e propria restaurazione della Resistenza e si cerca ognuno per conto proprio una soluzione, peggio ancora una mediazione con il potere attuale, non si è capito la gravità del momento. Solo una grande unità di popolo e nazionale, e una capacità di unificare in un movimento di classe quello che il neoliberismo divide può contrastare questa involuzione autoritaria di cui abbiamo sotto gli occhi i segnali e di cui ci si dovrà assumere la responsabilità di fronte al nostro popolo e alla storia.
GUFI FELICI – Gruppo Facebook