di Andrea Colli 23 ottobre 2015
“Civati dice: senza Pisapia, a Milano nessuna coalizione con il Pd. Troverete una quadra?”
E’ una delle domande che il Manifesto fa a Nichi Vendola in un’intervista: “Con Civati la vedo difficile. Si comporta come un elefante in cristalleria. In ogni città in cui passa lascia una scia di polemiche e divisioni. Siamo tutti impegnati in una sfida gigantesca che non si può affrontare con le battute. Su una cosa invece Civati ha ragione: sul profilo di autonomia politico-culturale che deve avere la nuova sinistra. Ma l’autonomia non può essere interpretata come la propone l’ultimo che è uscito dal Pd e cioè una rottura generalizzata con il Pd senza guardare in faccia le situazioni specifiche. La posta in gioco è alta, è il destino di comunità importanti. Chi parla di condivisione dal basso non può considerare i territori come terminali muti di una politica fatta dai palazzi romani.”
Tradotto dal politichese narrativo significa che Civati ha ragione sul fatto di prendere le distanze (autonomia) dal Pd a tutte le latitudini, ma “noi lo facciamo a Roma ma non nei territori” dove (Sel) abbiamo radicato un rapporto col Pd duraturo nel tempo e che ha costruito col Pd importanti comunità. Siccome Possibile è nata dal basso non può considerare i territori come un’istanza a sè che non dice nulla su quello che il Pd fa con le sue orribili riforme. Io personalmente penso che i territori di cui parla Vendola siano proprio “muti” rispetto a quello che succede nei palazzi romani del potere e questo per due ragioni: la prima perché Sel nei territori è sempre minoritaria rispetto al Pd e non può alzare la voce e permettersi di rompere le coalizioni. E secondo, una difficile sopravvivenza di Sel fuori dal Pd anche nei territori. Ma allora perché, caro Vendola, non cogli la palla al balzo e continui una buona volta sulla strada dell’autonomia dal Pd cogliendo le occasioni che ti si presentano?
Per essere Sinistra, ci vuole coraggio altrimenti si rischia una perenne sudditanza. A meno che non si sia d’accordo con quello che il Pd fa nei palazzi e allora, è un altro discorso.