Sette milioni di italiani vivono in estrema povertà, nell’indifferenza generale

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Francesco Erspamer

di Francesco Erspamer – 20 aprile 2017

Dunque l’ISTAT ci informa, nell’indifferenza pressoché generale, che più di sette milioni di italiani vivono in condizioni di estrema povertà. In cambio ci sono quasi sei milioni di immigrati, la maggior parte dei quali vive anch’essa in povertà.
Non credo che ci sia niente di logico, di giusto e di umano in un sistema che permette ogni anno a migliaia di disperati di entrare nel paese senza che venga loro garantito un lavoro legale e discretamente pagato e una vita dignitosa; e che anzi usa la loro presenza per ricattare i cittadini e costringerli ad accettare condizioni di lavoro e di vita sempre più dure. È un sistema che fabbrica intenzionalmente disperazione e rassegnazione e a me non sta bene, quali che siano le necessità storiche o, peggio, gli imperativi morali che vengono inventati per giustificarlo.
Per esempio, non venitemi a dire che gli italiani non vogliono fare le badanti o altri lavori che fanno gli immigrati. Perché l’unica ragione per cui non vogliono farli è che sono pagati troppo poco. In un regime di mercato la debolezza dell’offerta comporta un aumento dei prezzi: per cui le badanti dovrebbero essere pagate duemila euro al mese, più contributi e tredicesima; e vedreste allora se gli italiani rifiuterebbero quell’occupazione. Ma allora solo i benestanti potrebbero permettersi la badante, potreste obiettare. Vero, per cui finalmente la gente si accorgerebbe che non può fregarsene della gestione dello Stato e della politica, e deve pretendere servizi sociali invece che accettare sprechi e regali miliardari ai banchieri, alle multinazionali e agli evasori.
Gli altri si potrà davvero provare ad aiutarli e ad accoglierli (e bisognerà farlo, in modo pianificato) quando nel nostro paese saranno tornate una relativa eguaglianza e soprattutto il diritto e la dignità. Fino ad allora l’immigrazione deregolata e di massa servirà solo ad alimentare guerre fra miserabili e a creare un immenso sottoproletariato incapace di coscienza e dunque di organizzarsi e di ribellarsi a chi lo sfrutta e opprime.

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