di Luigi Altea – 14 febbraio 2016
Chi piange i morti, tra le macerie della casa distrutta, non si chiede certo se a lanciare il missile o la bomba sia stato un eterosessuale, un gay o una lesbica.. E neppure si porrà delle domande sul sesso di quegli autentici angeli, che lo soccorreranno in mare, salvandolo da morte sicura.
Se l’orientamento sessuale non ha nessuna rilevanza quando si tratta dei seminatori di terrore, di distruzione e di morte, perché ha, invece, un’importanza tanto ossessiva e debordante allorché si tratta di persone, che ambiscono semplicemente a convivere, in un armonioso rapporto affettivo, improntato a mutua solidarietà, a reciproco rispetto e a vicendevole assistenza? Forse perché su di esso aspirano a formare una famiglia?
Essere “soltanto” delle persone non è “titolo” sufficiente per potersi amare?
Oppure servono ulteriori dettagli?
I cattodem e gli atei devoti, pretenderanno anche di farci precisare, sulla Carta d’Identità, tra i segni particolari, se preferiamo la “canonica” missionary position o il “demoniaco” doggy style?
Quasi tutto il mondo è in guerra…e ha ben altro a cui pensare.
Per fortuna l’Italia gode di un lungo e felice periodo di pace.
Spero voglia approfittarne per ridurre le tante disuguaglianze dei suoi cittadini, e rendere la loro vita più serena e più umana.