Senza essere Putiniani.
Fino a ieri la propaganda USA e Occidentale hanno sostenuto che la Russia non è un paese democratico e che il suo Presidente non è altro che un dittatore. In Russia ci sono elezioni Presidenziali per eleggere il Presidente appunto e elezioni politiche per eleggere il Parlamento, perché anche in Russia c’è un Parlamento. Ora se guardiamo i cosiddetti Paesi democratici occidentali, quelli che si presentano come modello, vediamo che anch’essi sono paesi Presidenziali, con un ruolo di contrappeso dei Parlamenti; basta guardare agli USA, alla Francia o a Paesi che aspirano a diventarlo: la riforma del Premierato della Meloni mira a questo. Quindi al di là della Propaganda della destra occidentale, rimasta spiazzata dalla partecipazione al voto russo (con % superiori a quelli che si svolgono attualmente nell’occidente) e dal consenso ricevuto da Putin dovuto al riscatto di un Paese che reagisce ai tentativi degli USA e dell’occidente di accerchiarlo e stringerlo in una morza (vi ricordate quando il Papà disse che aver messo i missili in tutti i paesi ex socialisti era come un cane che abbaia all’uscio di casa?), il voto ha dimostrato che c’è una stabilità e unità politica in Russia intorno alla politica di sicurezza di Putin. Una Russia che non è uscita isolata dopo la guerra in Ucraina e che con il BRICS è in ripresa economica. Coloro che sostenevano le crepe e divisioni intorno ad un pazzoide devono ricredersi e fare i conti con la Russia e con Putin. Putin ha ricevuto un riconoscimento dalla Cina, dall’India e da altri Paesi del terzo mondo che rappresentano più dei due terzi dell’umanità. Quindi è l’Occidente e gli USA che sono isolati e che ora blaterano contro il voto che prima hanno cercato di boicottare e che adesso denigrano come scorrette. Ma per parafrasare Lenin: ” conta la forza dei fatti” e c’è da chiedere ai pasdaran guerrafondaio e filoatlantisti nostrani e dell’Occidente, nelle prossime elezioni USA uscirà la stabilità politica e l’unità del popolo americano? ci sarà un’alta partecipazione o voteranno solo i ceti medi con la diserzione dei milioni di ceti popolari? sono uniti i due popoli che si schierano dietro Trump e Biden? Sono tutti e due compatibili con la democrazia o ci sarà un nuovo assalto a Capitol Hill? E anche in certi Paesi europei, Francia, Germania, Italia ci sarà stabilità politica e unità? Questi richiami ad una guerra totale sono la riprova di una crisi politica, morale e sociale profonda per cui non c’è da stare molto tranquilli in questa parte del mondo. Potrà nascere un’alternativa oppure siamo destinati ad una rovina?
Senza essere Putiniani
Autore originale del testo: Pino Coluccia