di Toni Gaeta 6 dicembre 2016
E dopo ? Una nuova politica sociale e, quindi, economica !
Sono convinto che quella del referendum sulla “legge di riforma costituzionale Boschi” per molti sia stata un’occasione per manifestare il proprio dissenso, rispetto a tutta l’attività politica condotta dal governo Renzi. Il dato sulla massiccia affluenza (soprattutto di giovani) testimonia che non soltanto la non condivisibile riforma costituzionale (quella de “l’uomo solo al comando”) ha spinto il 60% dei votanti a sottoscrivere il NO !
Molti commentatori internazionali, infatti, concordano sulla contingenza storica della precipitosa caduta di tutti i partiti socialdemocratici europei. La causa é senza dubbio quella di aver privilegiato un politica economica liberista e non socialista. Non è un caso se, dopo il flop elettorale del 2015, in Gran Bretagna le sorti del Labour Party ora sono affidate dalle nuove generazioni di iscritti a un noto esponente socialista (Corby)!
Non é un caso se anche in Francia, in Spagna e persino in Germania i rispettivi PS affondano, cedendo elettori e spazio politico alle destre.. Anche in Italia la parabola PCI-PDS-DS-PD ha significato la scomparsa della sinistra socialista e autenticamente democratica. Questa é Storia, i cui disastrosi effetti ora ricadono sulle nuove generazioni !
Alcuni sostenitori del SI commentano la vittoria del NO, come indice di “conservatorismo italiano”. Penso che essi non sappiano o non hanno capito che, da quando esiste la teoria economica liberista, essa é stata sempre lo strumento per tutelare e “conservare” lo strapotere dei potenti a danno dei ceti sociali subalterni: quelli che animano realmente le società contemporanee (sotto tutti gli aspetti) e di cui costituiscono il futuro !
Anche per questo motivo Bernie Sanders in USA ha sbagliato a seguire i Clinton. Se egli avesse capito che era giunto il momento della creazione di un 3 partito, apertamente socialista (e, quindi, promotore di investimenti pubblici e privati, a sostegno della produzione, non delle speculazioni finanziarie, a sostegno dell’occupazione, dei servizi sociali e dei consumi socialmente utili, che rendono reale il benessere dei cittadini), credo che Trump non avrebbe vinto. Sanders, infatti, avrebbe avuto i consensi di buona parte degli “scontenti” della politica liberista del Democratic Party, i quali hanno visto in Trump un modo per farsi sentire..
Se fosse accaduto questo, oggi noi non vivremmo l’ansia del prevalere delle destre estreme: quelle che tanti danni hanno fatto durante il 900′ e che ancora oggi alimentano le guerre nel mondo e devastano irrimediabilmente gli eco-sistemi..
Questo dice anche che il PD italiano ricevette dagli elettori il mandato di favorire i ceti sociali più disagiati, sfavorendo quelli più agiati.. Purtroppo i fatti dicono sia accaduto il contrario..
Pertanto, il Sig. Matteo Renzi ha commesso l’errore di non aver capito che questa fosse la reale contingenza storica ! Non averla capita é cosa grave per chi si erge a “leader massimo” di un popolo colto, come quello italiano, che privilegia la collegialità e la condivisione, giacché garanzie di rispetto del popolo sovrano.