di Manuel Santoro, segretario nazionale di Convergenza Socialista
Abbiamo davanti mesi difficili. Sarà un conflitto duro tra chi vuole rimanere aggrappato a questa Europa elitaria e liberista, fatta di austerità e di disparità sociali ed economiche tra Paesi, con alcuni che ne approfittano ed altri che subiscono, e la ribellione populista, sovranista, nazionalista che ha assolutamente validissime ragioni per reagire ad una politica genuflessa ai poteri forti d’Italia e d’Europa ma che sfoga la sua rabbia rivolgendosi a destra.
L’atto di rifiuto di Savona da parte di Mattarella, le sue motivazioni e la scelta di Cottarelli sono azioni gravissime che enfatizzeranno la distanza tra le istituzioni, tra il Parlamento votato dagli italiani e chi agisce politicamente guardando ai mercati e ai grandi investitori.
Il Presidente Mattarella avrebbe dovuto comprendere che il suo mondo è finito il 4 Marzo. E’ finito il PD e la sua galassia di partiti amici, è finita l’idea che l’Europa vada bene così e che si debbano solo seguire le direttive di commissari e tecnocrati con un Parlamento Europeo del tutto inutile e senza incisività. Temo che le prossime elezioni ci consegneranno un netto rafforzamento di quelle forze politiche che hanno provato in queste settimane a formare un Governo per il Paese.
Per quanto riguarda noi, socialisti e gente di sinistra, siamo stretti in una morsa mortale tra i fautori di società elitarie e liberiste e i campioni di sovranismi, populismi e nazionalismi.
Serve una terza via.
Solo una visione socialista può rompere le catene di una Europa elitaria e liberista, in Italia ben rappresentata dal Nazareno, ed evitare che il nostro continente cada in conflitti tra nazioni, in una visione sovranista, populista e nazionalista ben rappresentata da Lega, FdI e M5S, di natura ovviamente “borghese” e non nell’interesse delle classi lavoratrici che noi, internazionalmente, rappresentiamo.
La terza via che noi di Convergenza Socialista proponiamo e che si erge tra l’egemonia elitaria e liberista della classe capitalista che ha in mano questa Europa e la reazione di destra di stampo nazionalista e populista è nella difesa, ovunque, della classe sociale dei meno abbienti, ad iniziare da chi vive di lavoro salariato.