Scappellamento a destra

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Fausto Anderlini
Scappellamento a destra
Aprire con tanta furia con una media giornaliera di quattrocento morti e quando la quota di vaccinati, malgrado le chiacchere dell’alpino, è ancora irrisoria è un vero azzardo. Nel mentre, a ragione, Salvini e la destra cantano vittoria. Draghi che era stato incensato come il timoniere della grande trasformazione si piega come un fuscello sotto la spinta di un settore ricettivo e dei servizi personali (alberghi, bar, ristoranti, saloni estetici, palestre, cinema, teatri ecc.) che in Italia segna con la sua ipertrofia non solo un peculiare stile di vita ma anche l’arretratezza del sistema economico. Sono bastate alcune manifestazioni inscenate dai fascisti per mettere a nudo tutta l’incapacità di esercitare l’autorità politica da parte di un uomo incensato di una autorevolezza che mai fu riconosciuta ad alcuno. Nei fatto il governo del presidente appare ormai palesemente condizionato dalla destra, mentre Pd e 5S sono irretiti e con le mani legate. Veri e propri ostaggi, mentre il ministro Speranza è sottoposto a un vero e proprio linciaggio. Nè vale richiamare, come piace a tanti, la protezione offerta al negletto sino ad ora da Draghi. L’eccesso di ostentazione (“Io l’ho nominato e ha la mia fiducia”) è come mettere il cappello in testa. Come a dire Speranza è mio e lo gestisco io. In cauda venenum una diminutio. Un ministro della repubblica che è anche in rappresentanza di un blocco politico posto sotto una sorta di tutela paterna. Infatti gli attacchi col piffero che son cessati. Sono addirittura aumentati di intensità.
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