Sandro Pertini il Presidente più amato dagli italiani

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Stefania Sardisco
Fonte: PoliticaPrima
Url fonte: http://www.politicaprima.com/2015/06/sandro-pertini-presidente-piu-amato.html

Pertini socialistadi Stefania Sardisco – 15 giugno 2015

Parlare di politica è diventata una lotta, una guerra continua, e una faticosa battaglia farsi ascoltare. Vorrei proporre una tregua.

E la propongo con un personaggio che credo possa unire tutti….;  Il Presidente più popolare e più amato dagli italiani, poiché, come scrisse Indro Montanelli, “non è necessario essere socialisti per amare Pertini… qualunque cosa lui faccia o dica odora di pulizia, di lealtà, di sincerità.
Nome: Alessandro
Cognome: Pertini
Pseudonimo: Sandro
Nato: 25 settembre 1896
Morto: 24 febbraio 1990
Settimo Presidente della Repubblica Italiana.
Coraggio, onestà e cuore. Basterebbero queste tre parole per descrivere un grande Presidente.

Pertini e Saragat nella cella che li ospitòVoglio aprire questo articolo con una sua citazione:
Dietro ogni articolo della Carta Costituzionale stanno centinaia di giovani morti nella Resistenza. Quindi, la Repubblica, è una conquista nostra e dobbiamo difenderla, costi quel che costi
Sandro Pertini… la più alta carica dello Stato che passeggiava con le mani in tasca e la pipa in bocca per le strade di Roma. Senza scorta, senza auto blu o eserciti di agenti in tenuta antisommossa! ma in mezzo ai cittadini che sinceramente lo amavano. Tutti.
Laureato in giurisprudenza entra in politica nel Partito Socialista di Filippo Turati.

Pertini presidente in mezzo alla genteMa prima vive due guerre, la Prima e la Seconda guerra mondiale.
Visse la dittatura, ebbe innumerevoli condanne dal regime, ma si salvò riuscendo a mantenere ruoli di primo piano nel mondo dell’antifascismo e della resistenza.
Da qui un’altra sua famosa frase: “io ero pacifista ma andai volontario in guerra! perché se a combattere devono andare i figli degli operai e dei contadini, devo andarci anch’io“.
Pertini visse anche l’esilio in Francia, dove per guadagnarsi un misero stipendio, fece i lavori più umili!
Ed infine visse la Democrazia Repubblicana di cui fu un indubbio protagonista.

Pertini durante la vicenda di Alfredino RampiLa Presidenza di questo grande uomo fu caratterizzata da una svolta, da una nuova concezione della massima carica dello Stato: ogni suo atto, ogni sua azione avevano il compito di rinsaldare il legame tra i cittadini e lo Stato. Infatti, diventato Presidente, si rifiutò di trasferirsi nei lussuosi appartamenti del Quirinale e continuò a vivere nella sua mansarda di 35 MQ a Roma con sua moglie.

Pertini con Zoff Causio BearzotSi rifiutò, anche, di firmare il decreto di aumento d’indennità ai deputati con queste testuali parole: “Ma come, in un momento come questo, dove padri di famiglia tornano a casa con la paga decurtata dall’inflazione, voi date quest’esempio d’insensibilità? io deploro l’iniziativa! con queste mani io non firmo!“.
Mi sembra opportuno, proprio a questo punto, ricordarvi un altro suo pensiero famoso: “Da noi deve partire l’esempio di attaccamento agli Istituti Democratici e soprattutto l’esempio di onestà. Su questo punto dobbiamo essere intransigenti, prima verso noi stessi, se vogliamo poi esserlo verso gli altri. Non dimentichiamo, Onorevoli, colleghi, che la corruzione è nemica della libertà!”.

Pertini 1Più avanti, durante gli anni della sua presidenza, ci fu un “incipit”; un incontro che doveva rimanere segreto. Alcuni giovani Magistrati incontrarono Sandro Pertini per dargli, in anteprima, la notizia di aver scoperto lo scandalo dei petroli e che in esso vi erano coinvolti degli uomini politici.

La notizia colse Pertini incredulo e fu sopraffatto dalla rabbia.
Ma ciò che colpisce è il sapere che dai suoi occhi fuoriuscì, furtiva, una lacrima. Se quella lacrima fosse stata raccolta e trasformata in laica reliquia… forse qualcuno avrebbe potuto pregare ed ascoltare la propria coscienza. La corruzione è nemica della Repubblica, diceva questo nostro grande Presidente, e i corrotti devono essere colpiti duramente senza nessuna attenuante!
Pertini era una persona intellettualmente Onesta.
Onestà e rettitudine morale sono le qualità essenziali e migliori per un politico.

Pertini e Papa Giovanni Paolo IILe alchimie le lascio agli apprendisti stregoni! quelle di tipo politico, poi, sono alquanto pericolose come lo è il “pasticciare” con il bene comune.
Pertini aveva a cuore l’Italia, per questo faceva politica, per amore patriottico. Descrisse il popolo italiano definendolo un popolo generoso, laborioso, un popolo che non chiede altro che lavoro, una casa e di poter curare la salute e l’istruzione dei suoi cari.
Il popolo italiano non chiede il paradiso in terra” disse, “chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo“.

Oggi c’è sete di onestà, fame!!! e un rimpianto collettivo nei confronti di questo grande Presidente che, ancora oggi e nonostante tutto, riesce a farmi essere orgogliosa di essere ITALIANA!

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