Rosato/Bellanova – Il mastro di chiavi e la guardia di porta

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Fausto Anderlini

di Fausto Anderlini

Ogni leader carismatico, comunque sedicente tale, si definisce anche per rapporto col cerchio magico degli adepti che lo circondano. Una questione di stile. A questo proposito la Leopolda ha certificato una importante circolazione nelle gerarchie dei personaggi che fanno da cornice all’egolatra di Rignano. Segnando una certa evoluzione dopo l’interregno cesaristico della segreteria del Pd.

Scomparsi i Lotti, lasciati a casa i Marcucci, in sofferente ripresentazione la Boschi, quasi invisibile il Bonifazi, altri depositati in sonno nel Pd…..

La giovane guardia toscana che accompagnò il fiorentino nelle imprese delle origini, dalla scalata rottamatrice all’apoteosi del leaderismo di partito, si è persa in larga misura per strada. Il carisma renziano delle origini si alimentava di indomiti spiriti vitali agenti alla scala generazionale. Interpretando il bisogno timotico e di revanche dei figli della piccola borghesia democristiana di provincia accomodata alle dipendenze del potere rosso. Figli bisognosi di redimersi dalla intrinseca mediocrità dei padri (pur senza rinunciare al patrimonio e agli affetti). Sparare sulla ditta ‘comunista’ fu il modo proiettivo di sgominare i nemici dei padri, ma anche tacitare la meschinità provinciale del loro albero genealogico. Nel mentre i genitori si perdevano nel tran tran dei piccoli affari i figli si diedero al banditismo politico. Scelsero l’avventura e la sicumera che inebria la psicologia dei giovani predatori. Renzi e la Boschi (anche per la loro attenzione alle banche) furono come Bonnie & Clyde e il cerchio magico una congiura di compagni d’arme che si identificavano romanticamente nella protervia del capo e della sua bella. .

Ora l’uomo si ripresenta pervaso da un nuovo tipo di risentimento riversato contro il partito che pur da lui assoggettato ne avrebbe misconosciuto le virtù profetiche e di comando. Impedendogli di guadagnare le vittorie inscritte nel suo destino. Una vera e propria resurrezione dopo la flagellazione nella quale il culto di sé si fa dogma e religione di partito. Non più il capobanda che interpreta un’aspirazione collettiva che coinvolge individui affini per biografia e modi di socializzazione. Guidandoli nelle razzie. Ma un capo canonizzato alla testa di un proprio partito politico. In tutto e per tutto simile a una setta o a una chiesa senza denominazione (come se ne trovano tante in America sotto la guida di strani individui col pallino della religione come impresa).

Alla Leopolda l’intervento di Rosato ha precisato come il culto della personalità basato sull’infallibilità carismatica sia il tema unificante di Italia Viva. Un intervento letteralmente imbarazzante: un uomo modesto, schivo e ritirato, decisamente di bassa qualità e con forti tratti di coglioneria che si prostra ai piedi del padrone. Elevandosi. Cioè trovando una ragione di vita.

Ma anche la Bellanova è stata plebiscitata. E questo è un altro caso umano. Un intervento incentrato sul dogma liberista della supremazia sociale come remunerazione della competenza. Con un’enfasi darwinistica quale solo si può riscontrare nei neofiti rapiti da un vortice di successo. La bracciante delle Murge che una volta salita agli allori guarda all’umanità della quale faceva parte come a una massa di menoatti ed invidiosi, Per la quale Renzi è celebrato come una sorta di talent scout personale. L’unico che fra mille tradimenti ne avrebbe riconosciuto il valore intrinseco. In lei si legge tutto il fervore mistico della serva liberata dal padrone.

Rosato da un lato e la Bellanova dall’altro definiscono il nuovo tratto antropologico del ‘movimento’. Il servo che si eleva dall’anonimato prostrandosi e la serva che si emancipa come razza padrona per cooptazione. I due vertici di un triangolo al cui culmine troneggia la guida, il capo, il leader.

Il Maestro di chiavi e la Guardia di porta, adoratori di Gozer, il demonio che prepara la sua venuta. Ci vorranno intere squadre di acchiappafantasmi per impedire di nuocere a questa scombicchierata compagnia di livorosi mattacchioni (in questo davvero ‘sinistra’)..

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