Fonte: Politica prima.it
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di Antonella Deri – 6 dicembre 2014
Avete presente “il Vaso di Pandora”? Ecco, bolliva così tanto che è saltato il tappo.
Sono cominciati a schizzare zampilli e ogni zampillo un nome, è partita così l’inchiesta “MONDO DI MEZZO” che ha portato, a Roma, all’arresto di 37 persone tra cui MASSIMO CARMINATI, che ha il ruolo primario ed è un ex terrorista dei NAR, i Nuclei Armati Rivoluzionari, un’organizzazione terroristica italiana neofascista, attiva a Roma dal 1977 al 1981. Carminati gestiva una vera e propria “HOLDING”. La sua influenza spaziava dagli appalti all’estorsione e dall’usura al recupero crediti, e aveva contatti con manager, politici e criminali di ogni genere.
In manette sono finiti anche l’ex amministratore dell’ente EUR, Massimo Mancini, braccio destro di Alemanno e Franco Panzinari, loro fornivano “ALL’ORGANIZZAZIONE” uno stabile contributo per l’assegnazione degli appalti e garantivano pagamenti in favore delle imprese all’associazione (BUSINESS DELL’ACCOGLIENZA DEGLI IMMIGRATI E CAMPI NOMADI). E Salvatore Buzzi a capo della cooperativa sociale “29 giugno” fatta di ex detenuti ed emarginati, e con altre società collegate, riusciva a gestire di tutto, sfruttando e trasformando il mondo della solidarietà in attività capaci di generare enormi profitti.
Il calderone contiene nomi illustri della politica, in un clima da larghe intese, e l’ex sindaco Gianni Alemanno, è indagato per associazione a delinquere. Il bilancio della città di Roma è stato saccheggiato da un sistema criminale affaristico e mafioso. Somme ingenti venivano distribuite per le elezioni in cambio di favori e appalti, mentre funzionari e politici erano a libro paga dell’organizzazione criminale, come dei dipendenti qualsiasi.
L’attuale sindaco, Ignazio Marino, una persona perbene, ha ricevuto in eredità una città al collasso e difficile da governare. La sua è una battaglia al limite delle capacità umane. Le energie contrarie sono agguerrite, gli interessi da salvaguardare enormi. In questo senso sono emblematiche le proteste organizzate contro di lui a “TOR SAPIENZA” a cui hanno partecipato alcune forze politiche creando così confusione, tensione e scompiglio. Oppure le “MULTE NON PAGATE” della “PANDA ROSSA” altra ‘pagliuzza’ utilizzata vergognosamente per screditarlo e delegittimarlo senza che si alzassero voci in sua difesa.
Salvatore Buzzi, invece, partecipava alla cena dell’EUR, quella per finanziare il Partito Democratico. Anche se, a quanto dice il tesoriere del partito, Francesco Bonifazi, su Twitter, Buzzi non ha donato un euro, era un infiltrato. Anzi, la cena di tutti quelli che erano a quel tavolo sono stati pagati “DA NON SI SA CHI”, e il nome “DEL BENEFATTORE”, potenza della privacy, non viene rivelato.
Alla luce di quanto è successo, invece, sarebbe bene sgombrare il campo da qualsiasi dubbio e sospetto. I nomi dei partecipanti e dei finanziatori vanno resi pubblici così come le somme versate e per farlo basta mettere ogni singolo dato on line in nome della trasparenza. In fondo è quello che proprio il Segretario nazionale del PD ha sempre sostenuto. E adesso che ricopre anche la carica di Presidente del Consiglio è tutto ancora più urgente e necessario. Altrimenti è un cattivo segnale per la nostra democrazia e per le nostre istituzioni.
Antonella Deri
06 Dicembre 2014
P.S. Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo articolo sulla grave questione che ha sconvolto la Capitale. Un intreccio incredibile tra politica, istituzioni, criminalità, mafia nella quale sono invischiati personaggi di altissimo livello. Antonella Deri. sposata, 2 figli, vive a Cascina in provincia di Pisa. La politica è la sua passione, ama leggere, e partecipa attivamente ai dibattiti sui social network. Da qualche tempo si è avvicinata al nostro blog. Questo è il suo primo articolo su PoliticaPrima. Benvenuta e buon lavoro.
1 commento
Attenzione, indignzione e proteste non solo contro politici corrotti, malfattori e delinquenti, ma anche per le mele marcie, sono tante, anche tproppe, della nostra società che rubano:
Rubano nella Sanità
Rubano all’INPS
Rrubano alla motorizzazione
Rubano all’Agenzia delle Entrate
Rubano negli studi medici
Rubano nelle farmacie
Rubano nelle cliniche private
Rubano con l’autocertificazione
Rubano con le false malattie
Rubano alle pompe di benzina
Rubano con l’evasione fiscale
Tutte queste ruberirie sommano a, decine e decine di miliardi di euro, Quindi non solo parte dei nostri politici e marcio, potrei dire che le radice dell’albero ormai sono marci, ma la nostra società “MANCU CUGGHIUNIA”.