Riflessioni sul voto degli italiani all’estero

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Patrizia Perrone
Url fonte: https://www.facebook.com/notes/patrizia-perrone/riflessioni-sul-voto-degli-italiani-allestero/10155145835977289

di PATRIZIA PERRONE – MERCOLEDÌ 23 NOVEMBRE 2016

Le dichiarazioni degli ultimi giorni e delle ultime ore sul voto all’estero, sia pubbliche che sui social, sono piene di falsità, stravaganze e chiaro tentativo di delegittimare un diritto quale quello elettorale degli italiani all’estero per profonda inscienza della legge che lo regola. Scorrettezze e inesattezze che ci fanno dubitare che gli esperti conoscano di quello che parlano e i profani rilancino senza voler sapere.La campagna referendaria in corso ha portato nel dibattito politico nazionale grande attenzione curiosità per gli Italiani all’estero, fornendo un’occasione preziosa poco sfruttata per rafforzare la presenza degli esponenti nazionali del NO tra le comunità italiane nel mondo e di porsi in ascolto di più di 4 milioni di nostri connazionali elettori.Al di là delle posizioni in merito al prossimo referendum costituzionale, sono indignati davanti alle affermazioni riportate oggi da organi di stampa nazionali secondo cui, nel caso di una eventuale vittoria del Si dovuta al voto degli italiani all’estero, si minaccia un ricorso, ritenendo tale voto suscettibile di essere falsato da frodi e brogli.

E se vincessero i NO cosa si farebbe? Poi perché gli italiani all’estero che si vedono sottratti 6 senatori e la possibilità di partecipare al ballottaggio, stante l’attuale legge elettorale Italicum, dovrebbero avere interesse a penalizzarsi ulteriormente? Non sarebbe stata un’occasione utile e più efficace in questi ultimi dieci giorni di voto all’estero di diffondere in tutti i modi le ragioni del NO e le riduzioni dei diritti di partecipazione democratica per gli italiani all’estero in caso di vittoria del SÌ? Riteniamo come Comitato del NO costituitosi localmente all’estero – Comitato che ha organizzato, impegnandosi a sostenere spese e lavoro personale, e basandosi sulle proprie esclusive forze, ben tre incontri pubblici e svariati volantinaggi, anche confrontandosi con gli esponenti del SÌ – che sia tuttavia prioritario ribadire che il voto all’estero è un diritto ormai acquisito: come tale, non può e non deve essere oggetto di una polemica elettorale che avrà, come conseguenza diretta, la delegittimazione di tutta la comunità italiana nel mondo, qualunque sia l’esito del voto.

Il messaggio che il risultato referendario possa essere falsato “per colpa” dei cittadini all’estero è semplicemente devastante, per tutti e indipendentemente dal risultato elettorale. Questo è ancora più grave se si tiene conto che la polemica avviene nel momento in cui molti elettori hanno già votato e rispedito la scheda elettorale. Ben diverso sarebbe stato porre il problema della sicurezza di tale voto, ma la questione doveva porsi mesi prima, e nelle opportune sedi. Come anche sarebbe servito un maggiore coinvolgimento di questi italiani spesso dimenticati dalla politica, che rappresentano una notevole forza elettorale assolutamente eterogenea, che comprende sia cittadini molto bene informati e consapevoli, sia cittadini che hanno a disposizione pochi strumenti culturali per decodificare in maniera critica le poche informazioni da cui vengono raggiunti. Cosa dire inoltre, visti dall’estero, delle falsità e dei condizionamenti che esponenti politici diffondono a piene mani su giornali nazionali e televisioni pubbliche e private.

Perché il Comitato Nazionale del NO non si impegna a smascherare e mettere alla berlina una campagna del Sì che ha oramai assunto, toni sprezzanti, di promesse inverosimili e bugiarde a 46 milioni di elettori sul territorio nazionale? Chi è che assicura la libertà del voto di fronte a tali campagne di acquisto voto e di menzogne? COMITATO IO VOTO NO – FRANCOFORTE SUL MENO

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