di Emanuele Cherchi 30 aprile 2015
Che regime siamo?
Montesquieu sosteneva nel suo famoso libro “Lo spirito delle leggi” che ci possono essere tre tipi di regime: la Repubblica, la Monarchia, il Dispotismo.
In Italia non c’é una repubblica in quanto il suo fondamento è la virtù, la sua base è l’ugualianza: dove sono le virtù dei nostri governanti, dov’é l’ugualianza dei cittadini?
Il secondo tipo di regime è La Monarchia, che si basa sull’onore e sulle ambizioni personali. Politici che amministrano con onore forse in Italia ci sono ma sono marginali. La Monarchia, secondo Montesquieu, è caratterizzata da un sovrano forte che è limitato dai corpi intermedi della società: Clero, Nobiltà e Parlamenti. La terza forma studiata da Montesquieu è il Dispotismo che si fonda sulla paura: non escludo che questo sia il caso italiano. Infatti Renzi governa sulla paura dei parlamentari di perdere la carica e riesce con l’appoggio di giornali e televisioni a fare ciò che vuole.
Locke ci insegna che nei casi in cui il Contratto sociale viene stravolto il popolo può (e per il suo bene deve) ribellarsi. L’esempio caso è la gloriosa rivoluzione del 1688 in cui gli inglesi si ribellarono senza spargimento di sangue a re Giacomo II Stuart e imposero il re costituzionale Guglielmo d’Orange… La Repubblica Italiana è sempre stata debole, con Berlusconi si è rischiata una monarchia perché esistevano contropoteri come i sindacati e l’opinione pubblica; ora con Renzi abbiamo un’opposizione divisa e debolissima e noi rischiamo un Dispotismo come quello che Montesquieu vedeva in Russia o a Costantinopoli.