Url fonte: http://vecchia-talpa.blogspot.com
di Vecchia Talpa 5 aprile 2016
Sul caso Regeni non si saprà mai la verità, perché a tutti conviene non scoprire il vaso di Pandora.
La domanda da farsi è non la verità su Regeni, ma la verità sul caso.
Regeni ha avuto un rapporto lavorativo dal settembre 2013 al settembre 2014 con la società di consulenza inglese Oxford Analytica, una compagnia specializzata in “analisi globale” per multinazionali, istituti finanziari e governi. Una di quelle agenzie a cui i governi ricorrono per conoscere e condurre attività spionistiche senza gli impicci burocratici e senza coinvolgimenti ufficiali. A questa agenzia hanno fatto parte personaggi tra i quali l’ex sottosegretario di Stato Usa John Negroponte e l’ex capo dei servizi segreti inglesi Colin McCole.
Inoltre aveva avuto un’esperienza di tre mesi al Cairo, come esperto dell’Agenzia Onu per la cooperazione industriale.
Amr Assad, amico del ricercatore italiano ucciso al Cairo, intervistato dal Corriere della Sera manifesta dei dubbi su quanto è stato detto sull’omicidio: “Strane contraddizioni tra intelligence e governo. Se lo hanno fermato non fu un caso: sapevano che dovevano arrestarlo”
Per Assad è più probabile, invece, che Giulio si sia trovato in mezzo a uno scontro fra agenzie diverse dell’intelligence egiziana. Può darsi cioè “che una qualche agenzia stia lavorando contro altre; oppure che certe forze vogliano mettere in imbarazzo l’amministrazione. Spiegherebbe perché il corpo sia stato ritrovato anziché fatto sparire per sempre come ci si aspetta quando un’agenzia di sicurezza tortura o uccide”. I casi cileni durante la dittatura Pinochet ne sono a testimonianza
Nessuno però almeno ufficialmente sta indagando su questa ipotesi. Nessuno vuole smuovere acque che agitate potrebbero emettere un cattivo odore.