Fonte: Lucia Del Grosso
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di Lucia Del Grosso – 12 gennaio 2016
Spero si avverino le previsioni del Professor Prospero su una campagna referendaria tutta in salita per Renzi, la cui narrazione inizia a mostrare qualche Rolex e qualche disastro bancario di troppo, e non solo.
Però inutile nasconderci che non gli mancano né munizioni, né la spregiudicatezza necessaria per usarle e anche di più.
Per esempio: è vero che il partito ha perso metà degli iscritti e non sarà facile organizzare una lunga campagna diffusa sul territorio con gazebo, banchetti ed altri presidi. E’ sembrata una prova sovrumana da celebrare con i selfie una sola domenica di banchetti per il tesseramento, ancora ne parlano come un’impresa epica, figuriamoci se si tratta di mesi di lavoro. Ma Renzi lo sa bene, ma per arginare le defezioni ha passato una velina al Corriere della Sera per indire un entusiasmante concorso: quelli che si distingueranno per vivacità, resistenza e fantasia nel promuovere il suo capolavoro costituzionale saranno capilista nelle successive elezioni. E’ solo una variante rispetto alle primarie: prima si votava, ora non più, ma i candidati vengono sempre scelti nei gazebo. Deve essere una fissa.
Riuscirà a convincere un esercito di attivisti decimato e che non ha certo lo spirito di abnegazione dei militanti storici, quelli che sacrificavano le ferie per squagliarsi di caldo nelle cucine delle feste de L’Unità? Ma ci penserà la sinistra dem a richiamare gli iscritti ai gazebo e ai banchetti! La sinistra del PD sarà la più solerte nei presidi per il SI’, se no posti in lista nisba.
E infatti già pervengono le prime disponibilità. Roberto Speranza ci sarà sicuro, come si fa a non sostenere il superamento del bicameralismo perfetto come era nel programma dell’Ulivo?!?!? Come se nel programma dell’Ulivo ci fosse scritto: facciamo qualsiasi porcata, non importa come, purché non sia più bicameralismo.
Gianni Cuperlo forse. La riforma era da votare perché non si può ricominciare tutto da capo, ma non è scontato il suo SI’ al referendum (è su L’Unità). Cioè? Boccia una legge che ha votato perché in Parlamento non si può ricominciare tutto da capo, e dopo il referendum invece sì? Comunque ha ancora tempo per decidere.
Quindi mi fido delle analisi di Prospero, ma non sottovaluto né le munizioni di Renzi, né la sua spregiudicatezza nell’usarle e né la propensione della Sinistra PD a farsi sparare.
Perché è sicuro che la sinistra dem celebrerà durante la campagna referendaria la sua morte politica sotto un tiro incrociato. A maggior ragione se gli argomenti saranno questi.
Brutta fine, vi conveniva fare opposizione.