Provenzano, ombre e luci

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti
Provenzano, ombre e luci
Ho letto l’intervista di Provenzano a Repubblica. Il vice segretario del PD parte opponendosi all’idea che vi sia stata una sconfitta della politica, perché “la rielezione ha avuto per protagonista il Parlamento”. Ma poi il tono diventa più preoccupato (e credo più adeguato alla fase), così che Provenzano ammette che la (ri)elezione di Mattarella “indicava un’uscita di sicurezza dinanzi, questo sì, a un sistema politico destrutturato”. “Occorre ricostruire partiti veri”, occorre addirittura una “riforma della politica, tanto più necessaria dopo la riduzione del numero dei parlamentari”, perché “è in gioco il buon funzionamento della democrazia”. Serve, tra l’altro, “la modifica del sistema elettorale” in senso proporzionale, se l’obiettivo è davvero “la ricostruzione dei partiti”. “Una legge che spinga i partiti a puntare su se stessi, sul proprio profilo identitario”.
Fin qui il vicesegretario del PD. Come non cogliere una contraddizione? Si dice che il Parlamento ha reagito, ed è stato persino protagonista della rielezione. E Parlamento significa parlamentari, partiti, rappresentanza. Dunque politica, seppure in un consesso istituzionale. E difatti Provenzano polemizza con chi ha parlato comunque di una sconfitta della politica, e implicitamente anche con chi ha voluto una riduzione del numero dei parlamentari. Ma se davvero vince il Parlamento, se vince (in qualche modo, anche solo reattivamente) la politica stessa, allora perché invocarne una riforma? Perché creare le condizioni di una rigenerazione del sistema dei partiti? Perché una modifica del sistema elettorale, se il Parlamento è reattivo e vince la partita del Colle? Forse perché l’astensionismo sta dissolvendo la rappresentanza? Forse perché sta morendo la partecipazione e il Parlamento se ne indebolisce sempre più?
Ecco, sono queste contraddizioni che andrebbero se non sciolte, almeno affrontate con lucidità e consapevolezza. Assumo questa intervista di Provenzano, pur con tutte le sue ombre, come il segno che qualcosa va fatto. Sennò davvero il presidenzialismo vince senza nemmeno che si combatta. Magari mentre festeggiamo.
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2 commenti

2022 . 02 – Febbraio – Senti le rane che cantano 12 Febbraio 2022 - 21:34

[…] Ho letto l’intervista di Provenzano a Repubblica. Il vice segretario del PD parte opponendosi all’idea che vi sia stata una sconfitta della politica, perché “la rielezione ha avuto per protagonista il Parlamento”. Ma poi il tono diventa più preoccupato (e credo più adeguato alla fase), così che Provenzano ammette che la (ri)elezione di Mattarella “indicava un’uscita di sicurezza dinanzi, questo sì, a un sistema politico destrutturato”. “Occorre ricostruire partiti veri”, occorre addirittura una “riforma della politica, tanto più necessaria dopo la riduzione del numero dei parlamentari”, perché “è in gioco il buon funzionamento della democrazia”. Serve, tra l’altro, “la modifica del sistema elettorale” in senso proporzionale, se l’obiettivo è davvero “la ricostruzione dei partiti”. “Una legge che spinga i partiti a puntare su se stessi, sul proprio profilo identitario”continua inhttps://www.nuovatlantide.org/provenzano-ombre-e-luci/ […]

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2022 . 02 – Febbraio (1 – 10 febbraio) – Senti le rane che cantano 21 Maggio 2022 - 6:27

[…] Ho letto l’intervista di Provenzano a Repubblica. Il vice segretario del PD parte opponendosi all’idea che vi sia stata una sconfitta della politica, perché “la rielezione ha avuto per protagonista il Parlamento”. Ma poi il tono diventa più preoccupato (e credo più adeguato alla fase), così che Provenzano ammette che la (ri)elezione di Mattarella “indicava un’uscita di sicurezza dinanzi, questo sì, a un sistema politico destrutturato”. “Occorre ricostruire partiti veri”, occorre addirittura una “riforma della politica, tanto più necessaria dopo la riduzione del numero dei parlamentari”, perché “è in gioco il buon funzionamento della democrazia”. Serve, tra l’altro, “la modifica del sistema elettorale” in senso proporzionale, se l’obiettivo è davvero “la ricostruzione dei partiti”. “Una legge che spinga i partiti a puntare su se stessi, sul proprio profilo identitario”continua inhttps://www.nuovatlantide.org/provenzano-ombre-e-luci/ […]

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