Ancora una volta i cittadini cosiddetti comuni, hanno percepito fin da subito quanto i cittadini speciali, gli intelligentoni che ci governano, cominciano forse a capire solo adesso.
E mentre le élites del mondo occidentale scattavano in piedi ad ogni apparizione video di Zelenky, per tributargli infinite ovazioni, la povera gente pazientemente postava i link dove era possibile documentarsi sulla vera natura di quel buffo personaggio con la maglietta militare, sulle sue tante proprietà, e sulle sue enormi ricchezze, sparse un po’ ovunque nei paradisi fiscali.
Ad ogni richiesta di più munizioni, più armi e più soldi, ma soprattutto più soldi, la povera gente si sentiva presa per i fondelli, e i governanti, invece, si sentivano chiamati a adempiere ad una grande missione, naturalmente “storica”.
Le eccezioni si contano solo sui pollici di una mano…
Io non guardo più le foto che anche voi avrete già visto decine di volte.
Cerco d’immaginare il set fotografico: gli allestitori, i tecnici delle luci, i parrucchieri, i truccatori, i sarti, il fotografo, gli assistenti, i consulenti d’immagine, gli staff della signora Olena, quelli di Zelensky, gli osservatori USA, gli inviati NATO, i curiosi di Di Maio…
E mi pare di vedere e di sentire le indicazioni del fotografo, secche come gli ordini di un chirurgo alla ferrista: “Più cipria sulla fronte, sfumare il rossetto, aggiustare il ciuffo, spalle meno rigide, sguardo più intenso…No, no e no! Così è troppo, sembrano gli occhi di tigre! Presidente lei deve pur sempre apparire un combattente ucraino e non un pirla italiano!”
E tutto questo mentre in lontananza, ma neppure troppo, piovono missili e bombe, e la morte avanza cruda, smilza, senza trucchi e senza cipria.
A me sembrano scene ed immagini semplicemente pornografiche.