Il porco in rocchio, l’Oms dice no. Bipedi e quadrupedi sognano l’amnistia

per Gabriella
Autore originale del testo: Giovanni Caianiello
Fonte: politicaPrima.it
Url fonte: http://www.politicaprima.com/2015/10/il-porco-in-rocchio-l-dice-no-bipedi-e.html

No carne lavoratadi Giovanni Caianiello- 28 ottobre 2015

L’Organizzazione Mondiale della Sanità,dichiara ufficialmente che gli insaccati dì carne e quella rossa in particolare, se lavorata, provocano il cancro.

CancerUna posizione difficile e sicuramente sofferta quella assunta dall’OMS, considerate anche le forti ed inevitabili pressioni contrarie delle multinazionali del settore, che dopo la notizia, hanno cominciato a sovvenzionare interviste di parte, in cui illustri professori apparentemente indipendenti, sui giornali ed in tv, dichiarano l’esatto contrario.

umberto-veronesiMa qual è la verità? Il Prof. Umberto Veronesi, eminente oncologo di fama mondiale, sostiene da tempo la tesi dell’OMS, assieme ad altri non meno titolati di lui, quindi, dove starebbe la novità di cui tutti parlano oggi? Chi è convinto, a torto, che il genere umano sia nato carnivoro od onnivoro, anche se solo per comodità o per piacere del proprio gusto alimentare, continuerà comunque a mangiare carne, senza porsi ulteriori domande “scomode”.

Caruso vegetarianoIo, per esempio, preferisco “sentire” la questione, unicamente sul piano etico e sulla diversa personale considerazione e sensibilità di cui è capace l’uomo verso gli animali. Da bambino, mi capitava spesso di vivere in campagna, dove era normale tenere molte specie di animali e con i quali dividevo giochi e le lunghe giornate estive.

Maialino caprettaPer me erano al mio pari, degli esseri viventi ed ero bel lungi dall’immaginarli come cibo. Un giorno, ahimè, ebbi invece a scoprire nel mio piatto, proprio uno dei miei compagni di gioco. Fu terribile, un vero choc per me. Da quel giorno, non ho mai più mangiato carne. Sono trascorsi da allora tantissimi anni, durante i quali, il mio rispetto e considerazione per gli animali ed i loro sentimenti, non ha fatto altro che crescere e convincermi di aver fatto la scelta giusta.

salsicceMa mentre per me, prendere coscienza che gli hamburger, le salsicce e le fettine, non crescono sugli alberi, ma sono parti di esseri viventi, indifesi, innocenti, sensibili e capaci di sentimenti, è stata una grande conquista sul piano umano, comprendo che per altri, il dover rinunciare a questo genere di alimento verrebbe vissuto invece, come una forte perdita sul piano del gusto e della comodità di alimentazione, per cui non condanno nessuno che la pensi diversamente.

Carni macellateCredo che però, al di là delle considerazioni etiche, l’OMS ci invita a riflettere sul fatto che nutrirsi di carne non appartiene per natura, al genere umano, poiché l’uomo non nasce né carnivoro, né onnivoro ma frugivoro. Infatti, ha cominciato a nutrirsi di animali solo quando ha imparato a costruirsi le armi per ucciderli, visto che per costituzione fisica non possedeva né artigli, né una dentatura idonea, supposto che ogni dentatura, nel mondo animale, corrisponde ad un particolare regime alimentare e ad una particolare organizzazione dell’apparato digerente. Ed è proprio nell’apparato digerente che secondo l’OMS, si sviluppano principalmente le formazioni cancerogene.

RavanelliCiò, è dovuto al fatto che a differenza dei veri carnivori, nel quale l’intestino misura appena un terzo di quello umano, i prodotti della putrefazione della carne, come le tossine putrescina e cadaverina, vengono espulse molto velocemente, nell’uomo, al contrario, proprio a causa della lunghezza del suo intestino, il triplo di un carnivoro, queste tossine che l’attraversano, finiscono con essere assorbite, fino a raggiungere il DNA ed a influenzarlo.

MortadellaSe poi la maggior parte delle carni lavorate finiscono anche con il contenere sostanze estremamente nocive, come i sali nitrati che spesso troviamo sotto il nome di E-259, E-250, E-251, allora i rischi si moltiplicano. Credo che allo stato della cultura sociale ed alimentare in particolare, di oggi, ognuno debba continuare a scegliere fra le proprie preferenze in fatto di nutrizione, ma che almeno lo faccia in piena coscienza etica-morale e degli eventuali rischi che corre.

GallineNel frattempo, gli animali continueranno a sognare una amnistia che li sollevi da una condanna pronunciata migliaia di anni fa da altri esseri viventi che si credettero superiori, solo perché impararono ad uccidere.

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