Poi dice che crescono i contagi

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti
Poi dice che crescono i contagi
C’è una feccia che occupa la piazza per fare casino e per alzare il livello dello scontro politico. C’è una parte del ceto politico che specula sul contagio per interessi di parte o per ragioni di potere o meglio per farsi largo verso il gruzzolo europeo. Ci sono alcune categorie sociali che scalpitano, escono dal coro ed esibiscono interessi stretti, nonostante il governo abbia già risposto col decreto Ristoro. Ci sono pezzi di classe dirigente che giocano senza vergogna al sovversivismo. C’è un governo che non ha stampa a favore, o quasi, ma va avanti con coraggio e responsabilità ed è l’unica certezza in campo. C’è chi dice in cattiva fede che le restrizioni sono “colpa” del governo, non del virus. C’è chi mesta nel torbido, perché solo questo sa fare. E poi c’è Renzi, la più grande balla, il peggior abbaglio preso dalla sinistra in cento anni di storia.
Questo è il quadro attuale. E c’è pure chi parla di errori e ritardi dell’esecutivo, per di più col senno di poi (vi piace vincere facile eh?). E c’è anche chi vorrebbe un rimpasto nel governo mentre gli ospedali rischiano di ridiventare un inferno. Se fossimo una società orientale, adesso sarebbe zitti tutti, palla avanti e pedalare. Siccome siamo gli epigoni di un capitalismo straccione, iperconsumista, e di una civiltà edonista che ha scambiato la libertà per il mercato, ci tocca invece chiedere il permesso a evasori, elusori e festaioli, garantendo ristori addirittura in anticipo (mentre, per dire, la Whirlpool chiude) prima di poter fare le scelte dovute. Poi dice che crescono i contagi e che la colpa sarebbe del governo.
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