PLUTONE E LE SUE STRATEGIE DI OPPOSIZIONE

per Filoteo Nicolini

 

                        PLUTONE E LE SUE STRATEGIE DI OPPOSIZIONE 

Il tema è la natura del pianeta Plutone, noto in astrologia come principio di trasformazione, simbolo dell’inconscio, dei misteri della morte e della vita. La maggioranza degli astrologi sembra aver integrato i tre pianeti esterni Urano, Nettuno e Plutone nella lettura delle carte astrali, ed essi sono d’accordo sulla natura collettiva di questa influenza su cambiamenti radicali e sfide esistenziali. Impiegano diverse parole chiave, come p.e. rinnovazione, svolta radicale, dissoluzione, trascendenza, eliminazione e morte. Esiste inoltre un grande database di natura empirica che indicherebbe una costante influenza sull’essere umano. Alcuni si spingono a interpretarla quale accesso a cammini evolutivi, la trascendenza della coscienza e della personalità verso stati mistici.

Anche se all’inizio le idee che esporrò possano sembrare fantastiche, rappresentano di per sè un impulso che agisce come un germe; esso potrà, eventualmente, sbocciare, quando vengono accolte senza pregiudizi. Possono anche essere prese come ipotesi di riflessione.

 

Di Plutone, e in parallelo di Urano e Nettuno, vorrei parlare, cercando di formulare ipotesi sul loro reale significato, e notando la sincronicità delle loro scoperte con altrettante scoperte nel microcosmo. L’ Antroposofia con Rudolf Steiner considera che Urano e Nettuno stiano su un piano totalmente diverso da quello degli altri pianeti terrestri, e fondamentalmente non abbiano nulla a che fare con la creazione del nostro mondo. Essi rappresentano delle colonie spirituali di esseri che si manifestarono nelle prime fasi e poi si ritirarono. Successivamente, entrarono nella sfera di attrazione del nostro sistema e vi rimasero come corpi estranei, in un certo senso ospiti. Steiner non parlò di Plutone perché non era ancora stato scoperto.Come e’ noto, i tre pianeti più esterni e sono stati scoperti solo in tempi relativamente recenti: Urano nel 1781, Nettuno nel 1846 e Plutone nel 1930. 

 

Si aprono qui due cammini di interpretazione, l’uno basato sulla sostanziale armonia del nostro sistema planetario, esteso ai nuovi arrivati Urano, Nettuno e Plutone; l’altro che invece li considera spiritualmente estranei all’evoluzione terrestre. In questa seconda visione, appaiono come esseri spirituali che si ritirarono dapprima e poi di nuovo furono attratti nel nostro sistema solare. Secondo l’Antroposofia, il mondo degli astri e dei pianeti rappresenta ciò che rimane delle azioni passate di varie colonie di esseri spirituali e gli effetti posteriori delle loro azioni nel presente. 

 

Faccio un breve riepilogo dell’evoluzione spirituale, dove il completo raggiungimento delle mete non è stato possibile a tutte le entità. Alcune rimasero indietro e divennero inevitabilmente entità di opposizione, o spiriti caduti, e l’Antroposofia ne distingue tre tipologie diverse, le entità luciferiche, quelle arimaniche e quelle asuriche. Esse indirizzano la loro azione rispettivamente alla nostra anima senziente, alla nostra anima razionale , e all’ anima cosciente che e’ attiva  sul corpo fisico. Se ricordiamo Descartes e il suo diavoletto, abbiamo una chiave di lettura. “Un diavolo così abile, ingannevole e potente, che ha diretto i suoi sforzi per ingannarmi”. Questi esseri esistono, e sono tre come dicevo! La prima schiera, quella luciferica, ci induce alle fantasie, i sogni ad occhi aperti, le visioni allucinanti, fino al fanatismo. Ci allontana dall’essere assorbiti dal mondo fisico, e mantenuta a distanza prudente ci ha dato meravigliosi ideali e splendide idee. La corrente arimanica ispira il nostro pensare preciso, aguzzo, razionale. Grazie ad essa abbiamo collettivamente sviluppato l’intelletto, il pensare astratto; ma essa promuove in compenso l’illusione che la materia sia l’unica realtà. Prova ne sia la difficoltà che tanti provano solo a leggere questo articolo che accenna ai mondi spirituali. Se la corrente luciferica risale alla Tentazione e la famosa caduta, la corrente arimanica si è presentata da pochi secoli, e ad essa attribuiamo il pensiero materialistico e le conquiste della scienza e della tecnologia. L’ultima arrivata si sta manifestando solo da poco, e questa corrente è particolarmente impegnata a distruggere l’Io. Con ciò, tuttavia, il mistero delle entità avversarie non è esaurito. In realtà dietro di esse si nasconde una entità ancora più potente, che se ne serve per penetrare nell’evoluzione terrestre. Essa infatti non appartiene all’evoluzione umana, e’ il principale avversario del Cristo, è la bestia dell’ Apocalisse. Si avvale intanto delle forze ad essa subordinate che agiscono insieme.

 

Una prima riflessione riguarda ora il contesto: la scienza. Mi chiedo: perché gli sforzi degli scienziati sono quasi unanimemente applauditi, come se ci fosse una specie di tacita approvazione per questa impresa che ricerca la pura conoscenza? Si potrebbe altrettanto notare come l’opinione pubblica dia un consenso assonnato, come sedata da un potere invisibile di cui e’ ostaggio ignaro. E’ noto che le domande non formulate non riceveranno mai risposta, e allora farò delle semplici domande ingenue. Urano e’ scoperto nel 1781, Nettuno nel 1846 e Plutone nel 1930. In questo intervallo di tempo appare una catena di brillanti e sorprendenti scoperte, ma al costo di certe rinunce di comprensione, mentre la vasta molteplicità dei fenomeni viene ridotta a uno schema di leggi. La scienza della materia inerte ci ha condotto in una regione remota che non è la nostra, e in un certo senso siamo stranieri nel mondo che abbiamo creato, perché abbiamo rinunciato all’indagine spirituale. Nel secolo XX, dopo la scoperta della radioattività e la formulazione del modello di atomo, si giunge nel 1932 alla scissione e la scoperta del neutrone, frugando nella sub natura e inaugurando l’era nucleare e il suo triste nome.

E qui cominciano gli interrogativi: queste due scoperte quasi simultanee, Plutone e la scissione, là fuori nel sistema solare e quaggiù nella sub natura, sono due eventi random e non correlati, oppure ci possono suggerire una causalità occulta comune? Può sembrare una domanda folle, ma racchiude una trama spirituale. Parlare di spirito nella casa della scienza e’ una anomalia che sfiora la scomunica, ma voglio aggiungere altre illuminanti frasi di Descartes per chiarire meglio. “Supporrò dunque un certo demone maligno, astuto ingannatore e potente, il quale si adoperi con tutta la sua industria a ingannarmi. Penserò che il cielo, l’aria, la terra, i colori, le foglie, i suoni e tutte le cose che vediamo intorno a noi non siano altro che illusioni ed inganni cui si serve per sorprendere la mia incredulità…”. Descartes comunque e’ riluttante a distaccarsi dalla conoscenza dei sensi per elevarsi a una riflessione senza pregiudizi, dato che le apparenze sensibili sono dappertutto. Avverte il cambio di passo nel divenire del mondo e lo registra. La sua intuizione però e’ chiara: il genio che ci spinge a considerare la materia come unica realtà e’ più vivo che mai, impone la sua visione ormai da alcuni secoli e ci traghetta da un’epoca evolutiva ad un’ altra. 

Tornando alla domanda iniziale circa la sincronicità delle due scoperte, possiamo inferire l’ipotesi che entrambe abbiano a che fare con Arimane. Ogni teoria è basata su un processo di pensiero, idee, immagini, intuizioni e impulsi ispirati da una dimensione spirituale. Sorprende quel pensiero aguzzo, preciso, razionale che e’ sorto negli ultimi secoli trascorsi, all’inizio era ancora intriso di sensibilità e accenni filosofici, poi via via e’ diventato sempre più astratto, promuovendo il paradigma che la materia sia l’unica realtà, tangibile e misurabile. Tutto ciò che si manifesta in noi quanto a giudizi materialistici, a ristrettezza di vedute, quando esclamiamo: so tutto ciò che mi serve, mi fido dei miei sensi, ebbene sta indicando una presenza sottile ma efficace, persuasiva e invasiva, che ci accompagna come seconda natura. Il progresso delle scienze della materia non può gettare il ponte tra l’ordinamento fisico e l’ordinamento morale, e per chi sa vedere questa separazione è l’evidente segnale del successo di tale entità che nega lo spirito. La moralità è affidata alla religione, eventualmente.

Tentativi di comprendere Arimane e le sue strategie attraverso la stessa mentalità materialistica sono destinati a fallire, poiché la scienza è proprio il suo centro di propaganda. Tornando alla domanda iniziale sul significato di quella che appare una sincronicità tra le scoperte del neutrone e della fissione e del pianeta Plutone, dovremmo anche considerare la crescita smisurata di invenzioni, scoperte e cambiamenti radicali degli ultimi due secoli in un crescendo impressionante di un processo che si perpetua. Per un minuto facciamo astrazione dalle meraviglie della tecnologia che ci circonda,  e chiediamoci se il tutto non appare indotto nella mente umana da una potente intelligenza superiore alla nostra. Chi sta realmente pensando tutti i pensieri brillanti di cui si nutrono le ricerche e disegnando gli esperimenti? E non sono i cervelloni appassionati e distanti dal resto dell’organizzazione umana, che lasciano indietro la moralità e il senso della vita? A me appaiono come inconsapevoli illusionisti esperti in prestidigitazione, che però brancolano nelle tenebre della materia con le loro immagini unilaterali.

La potenza del calcolo e i miglioramenti dell’osservazione astronomica hanno fatto apparire nel cielo Plutone, che insieme a Urano e Nettuno e’ passato dal ruolo di straniero e ospite a quello di protagonista a tutti gli effetti del sistema solare. La coincidenza con le scoperte dell’energia nucleare porta la firma inequivocabile di Arimane. E allora chiediamoci: che esseri spirituali possono essere intravisti dietro il pianeta Plutone? Plutone sta significando qualcosa d’altro? Perché il mondo sotterraneo vuole manifestarsi con la sua agenda in questo oscuro pianeta nano? Quando cerchiamo di immaginare nello spazio Plutone lontanissimo dal Sole, denso e congelato, con le sue lune dai nomi tenebrosi di Caronte. Notte, Idra, Cerbero e Stige, abbiamo la chiara sensazione di poter cadere nell’ oscurità,

Del resto, basta uno sguardo alle notizie di morte e distruzione, massacri e stragi, che leggiamo ogni giorno, e osservare il Maelstrom che si annuncia vorticoso. A mio avviso,è la strategia di questa entità che si sta manifestando sempre più.

Senza una comprensione spirituale delle strategie di questi esseri contrari all’evoluzione,  non supereremo nessuna delle tante crisi, e i tentativi di mettere ordine in un luogo, regione o conflitto saranno vani, perché queste forze continueranno a portare avanti la loro agenda.

 

FILOTEO NICOLINI 

IMMAGINE: Gustavo Dorè, CARONTE

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