Pietro Grasso: “Nella mia città, Palermo, il giorno di Santa Lucia si festeggia in ricordo del miracolo del 1646”

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Pietro Grasso
Nella mia città, Palermo, il giorno di Santa Lucia si festeggia in ricordo del miracolo del 1646.
Si racconta infatti che in quell’anno la città soffriva la fame a causa di una terribile carestia, e che i palermitani pregassero ardentemente la Santa che li ascoltò. Proprio il 13 dicembre infatti arrivò al Porto di Palermo una nave carica di grano.
La fame era tale che quel grano non venne trasformato in farina, ma venne solo bollito e condito, dando origine a un piatto che ancora oggi si prepara, la cuccìa.
La tradizione vuole che in questo giorno si evitino pane e pasta, ma questo non significa affatto per i palermitani rinunciare al gusto, siamo un popolo devoto ma anche goloso.
Ci siamo inventati un menù ricco con le famose arancine, le panelle, i timballi di riso, il gateaux di patate e la cuccìa dolce, con la ricotta e altri ingredienti.
In quest’anno particolare, ovviamente, io e mia moglie non saremo a Palermo, né potremo riunirci con amici palermitani residenti a Roma come facevamo in passato, ma non per questo non onoreremo questa giornata.
In foto potete “ammirare” un mio esperimento: il lockdown, che seguiamo scrupolosamente da mesi ormai, ha tirato fuori una mia vena cuciniera che non avevo ancora mai esplorato così a fondo!
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