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di Vecchia Talpa 5 maggio 2016
Grande annuncio per la campagna pubblicitaria.
Pensione anticipata con penalità, il premier dice sì. Allo studio meno aliquote Irpef. L’ipotesi: via il bollo.
E allora vediamoli questi provvedimenti.
La pensione anticipata con penalizzazioni che possono arrivare anche al 30% la si capisce da soli. Che poi è ritornare alle vecchie regole per andare in pensione, ma con una pensione decurtata. Una vera e propria operazione di furto con scasso. E presa per i fondelli.
Con una pensione completa già è difficile campare, per molti, pensa poi decurtata! Avrà poco successo sul piano pratico, molto fra coloro che hanno maturato una pensione d’oro. Ma fa scena!
Meno aliquote Irpef. E’ un vecchio sogno di Berlusconi e di tutti i conservatori e benestanti.
Lo studio prevede, naturalmente, l’eliminazione delle aliquote alte quelle del 38 e del 41% (redditi fino a 75mila euro annui), che scenderebbero al 27 per cento. E anche qui quel che non è riuscito alla destra conservatrice riesce alla “sinistra moderna”.
Eliminazione del bollo auto. Da tassa di circolazione, a tassa di possesso, ora scompare. Il che vuol dire 6 miliardi di entrate in meno per le Regioni, che tradotto significa meno servizi e meno efficienza per Sanità, trasporti scuola etc etc. Naturalmente verrebbe sostituita dalle accise sulla benzina, le più alte in tutto il mondo, non d’Europa o dell’Occidente, del Mondo. Non sto qui a elencare le motivazione di quelle accise. Ma , dice la “sinistra modernizzata” si passa alla regola che chi inquina di più paga di più.
Quando gli conviene tira fuori ‘sta storiella, nel caso dell’ILVA, però, questa regola non vale. Ma la questione è: sarà una accise regionale o statale? e varrà di più o di meno? E di quell’accise quanta andrà alle Regioni e quanta allo Stato?