Per un’Europa senza frontiere e antifascista.
Un appello agli astensionisti per votare Mimmo Lucano e Ilaria Salis nelle elezioni del Parlamento Europeo
L’Europa è di fronte a un bivio esistenziale : essere uno spazio di pace e benessere progressivo aperto al mondo, o rinserrarsi in se stessa trasformando i suoi confini nei muri di una fortezza in guerra permanente al cui interno i nazionalismi si moltiplicano come le teste dell’idra.
Il voto per il Parlamento Europeo in corso in queste ore è decisivo per colpire al cuore quel mostro: un’alta partecipazione dei cittadini europei in questo esercizio democratico sovranazionale sarà già in sé una risposta agli autoritarismi e alle volontà egemoniche delle grandi potenze mondiali in conflitto tra loro che stanno mettendo in pericolo la progressione del progetto di unificazione europea e piu’ in generale la coesistenza pacifica dei popoli del mondo e la vita stessa del genere umano.
Andare a votare diventa in questo quadro non solo un diritto-dovere civico, ma un imperativo morale ed esistenziale.
Ci rivolgiamo in particolare agli astensionisti e agli scettici: non ci si può lamentare che le cose vanno male se non si esercita neanche al livello base il proprio diritto di provare a cambiarle. Occorre superare le proprie disillusioni paralizzanti e reagire subito se non si vuole sprofondare definitivamente nelle sabbie mobili di un sistema che annienta ogni possibilità di futuro.
Si deve dunque andare a votare, superando ogni alibi, e si deve fare una scelta, contribuendo ad imprimere la direzione di marcia delle prossime tappe di questo percorso continentale.
La candidatura di Mimmo Lucano e Ilaria Salis nella lista ecosocialista a rappresentanti del demos europeo può costituire un fatto decisivo per avviare la costruzione della forza radicale capace di presentarsi alla stesso tempo come “un’alternativa di rottura al dominio del finanzcapitalismo sulla società italiana ed europea, e come una credibile forza di governo capace di allearsi su un terreno programmatico avanzato” con i democratici oggi guidati nella prospettiva di un fronte progressista ampio da Elly Schlein – come scrivevamo nel sostenerla alle primarie democratiche, come primo passo in questa direzione.
Se eletti, Lucano e Salis con tutta probabilità siederanno da indipendenti nel gruppo della Sinistra Europea – collaborando auspicabilmente anche con i Verdi Europei e i Socialisti Europei- e potranno operare così con autorevolezza e autonomia al superamento degli steccati tra le sinistre, la cui frammentazione in Italia – e per la verità in quasi tutta Europa- le ha ridotte da lungo tempo all’impotenza – divisioni che responsabilmente si sarebbero già potute provare ad evitare almeno questa volta di fronte al rischio di rafforzamento delle forze post-fasciste.
La storia di Mimmo Lucano con il “modello Riace” nell’accoglienza dei migranti sarà una garanzia per una riforma “umanista” della cittadinanza europea e della governance europea delle migrazioni, nel pieno rispetto della Carta di Nizza.
Con la sua presenza nel Parlamento europeo, potrà essere piu’ facile rendere transnazionale – magari trasformandolo in un’Iniziativa dei Cittadini Europei– il progetto di iniziativa popolare per una legge sull’accoglienza, che abbiamo voluto denominare Xenia – richiamandoci rinnovandolo al sacro vincolo dell’ospitalità che regolava il mondo greco-mediterraneo, e per rovesciare il nome dell’ingiusto processo intentato contro Lucano, cercando di minare la credibilità della sua generosa azione politica, risoltosi poi invece positivamente.
La drammatica storia di Ilaria Salis, insegnante e attivista antifascista ingiustamente incarcerata e privata dei suoi diritti civili, è parte di quella nuova Resistenza Europea, che è di fatto già in corso per difendere le libertà costituzionali e combattere le diseguaglianze sociali per evitare che gli antichi mostri del “fascismo eterno” si trasformino da spauracchio in tragica “verità effettuale”.
La rilevanza internazionale delle due vicende, potrà fare di Lucano e Salis dei punti di riferimento – insieme a figure come a vicepremier spagnola Yolanda Diaz- per la costruzione di un movimento transnazionale di popolo – capace di andare oltre i limiti del tentativo pur meritorio di DiEM25 – in grado di costruire quel potere costituente europeo necessario per democratizzare l’Europa e portare a compimento l’ideale di Ventotene – nato da un gruppo di antifascisti lì confinati dal regime – di un’Europa libera e unita, con una Costituzione democratica e federale capace di fare del continente un’area di prosperità eco-sociale condivisa e inclusiva aperta al mondo, nella prospettiva di una futura Costituzione della Terra.
Firmano questo appello
Berardo Carboni, regista, Advisory Panel DiEM25, co-fondatore di Natura Comune
Michele Fiorillo, filosofo, co-fondatore di CIVICO Europa e di Citizens Take Over Europe