Per la democrazia in Italia e in Europa.
Un appello a sostenere Elly Schlein alle primarie democratiche
La democrazia in Italia – come in tutta Europa- è in pericolo.
Le recenti elezioni regionali in Lombardia e Lazio hanno consolidato il potere delle destre al governo e mostrato una volta di piu’ un crescente astensionismo, che indica drammatico distacco e profonda disillusione della grande maggioranza di cittadini e cittadine verso la classe politica e le istituzioni.
Tutto questo avviene in un paese dove le diseguaglianze e la sofferenza sociale sono in continua crescita, così come le disparità territoriali, in particolare tra Nord e Sud. Mentre le forze che storicamente hanno difeso i più deboli sono ormai da troppo tempo frammentate e il più delle volte ridotte all’irrilevanza.
In questo contesto, la candidatura di Elly Schlein alla guida dei democratici italiani costituisce un fatto importante che potrebbe invertire il senso di sconforto e impotenza in cui sono imprigionati i progressisti in Italia.
Sia chiaro: se Elly uscirà dalle imminenti primarie del 26 febbraio segretaria del partito democratico, non sarà certo risolto il problema della formula politica capace di dare finalmente voce a chi non ha voce.
Ma ci sarà almeno un’interlocutrice certa e affidabile. Da una parte, per evitare la ripetizione di errori capitali quali la mancata alleanza con il Movimento 5 stelle che ha aperto la strada al governo di Meloni, dall’altra per provare a costruire anche in Italia quello che si è riuscito a fare in Spagna: un governo realmente e radicalmente progressista, frutto dell’alleanza tra il partito socialdemocratico (PSOE) e la nuova sinistra radicale (Podemos). Un’alleanza di governo che ha dato tra i suoi frutti piu’ maturi agli spagnoli il salario minimo e la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.
Due misure che da sole provocherebbero in Italia una vera e propria rivoluzione sociale.
Chiaramente per riuscire a formare anche nel nostro paese una tale prospettiva di alternativa non basterà un partito democratico a guida Elly, ma bisognerà costruire la forza radicale analoga a Podemos – o all’Union Populaire di Mélenchon in Francia – capace di presentarsi alla stesso tempo come un’alternativa di rottura al dominio del finanzcapitalismo sulla società italiana ed europea, e come una credibile forza di governo capace di allearsi su un terreno programmatico avanzato.
Le parole d’ordine di questa possibile alternativa sono necessariamente giustizia sociale e climatico-ambientale, in inestricabile congiunzione – perché, come lucidamente aveva indicato Pier Paolo Pasolini, sviluppo e progresso non sempre coincidono.
Giustizia sociale e ambientale sono le parole che Elly ha piu’ volte usato nei suoi discorsi pubblici, e che ha cercato di applicare già nel suo ruolo di Vicepresidente dell’Emilia Romagna.
Ruolo che fu frutto di una campagna elettorale decisiva per fermare l’allora tentazione di Salvini di marciare sull’Italia partendo dalla storica Regione rossa.
Quel tentativo fu fermato anche grazie all’inedita mobilitazione civica delle così dette “sardine” e alla costruzione di una lista “Coraggiosa” capace di coalizzare le disperse forze della sinistra e dell’ecologismo italiano.
Con DiEM25 e la sua “ala elettorale” appoggiamo allora Elly e la lista Coraggiosa – unica operazione elettorale di Diem25 in Italia sino ad ora- sulla base di un patto antifascista per la costruzione di un Green New Deal per l’Emilia Romagna, come esempio per tutta l’Italia, nel quadro di un necessario Green New Deal per l’Europa. Insieme fermammo Salvini e dato speranza alla possibilità di cambiamento.
Elly Schlein con Yanis Varoufakis alla conferenza per il programma di European Spring, Berlino gennaio 2019
Elly è sempre stata una compagna di strada fin dall’inizio dell’avventura di DiEM25, il movimento per la democrazia in Europa fondato dall’economista Yanis Varoufakis insieme ad intellettuali ed artisti di fama mondiale come Noam Chomsky, Ken Loach e Brian Eno. Lo ha fatto, con molti di noi, nello spirito dell’ideale di Ventotene di un’Europa libera e unita, con una Costituzione democratica e federale capace di fare del continente un’area aperta di prosperità condivisa e inclusiva.
Insieme a noi si è battuta durante il suo mandato al Parlamento Europeo per la riforma dell’ingiusta Convenzione di Dublino che regola gli ingressi dei migranti sul continente. Insieme abbiamo costruito il programma della coalizione transnazionale European Spring e tentato di costruire un’alleanza complessiva dei progressisti – incardinata nella prospettiva di un’Internazionale Progressista– prima delle ultime elezioni europee, per evitare di ridurre alla testimonianza la partecipazione delle sinistre e degli ecologisti italiani (come invece poi avvenne a causa delle solite divisioni sterili).
E’ ora di fare il primo passo per cambiare il vento.
Per tutti questi motivi noi attiviste e attivisti che hanno costruito il movimento DiEM25 in Italia e in tutto il continente – partecipando alla battaglia transnazionale per un’altra Europa democratica ed eco-sociale – invitiamo tutte le cittadine e cittadini che hanno a cuore il destino dell’Italia e dell’Unione Europea, di andare a votare Elly Schlein alle primarie democratiche di domenica 26 febbraio.
E’ solo un primo passo, come detto, ma va necessariamente fatto, per salvare la democrazia italiana, e con essa la prospettiva di una Costituente europea per democratizzare l’Europa.
Firmano questo appello
Berardo Carboni, Roma-Pescara, regista, Advisory Panel DiEM25, co-fondatore Natura Comune
Gianluca Costantini, Ravenna, artista e fumettista
Alessandra Fata, Napoli-Roma, già Coord. Nazionale DiEM25 AE
Michele Fiorillo, Verona-Lecce, già Coord. Nazionale DiEM25 AE, co-fondatore Civico Europa-CitizensTakeOverEurope
Stefano Spivach, Teglio, già Coord. Nazionale DiEM25 AE, Coordinatore DiEM25 Veneto Orientale
Aldo Arbore, coordinatore DiEM25 Carpi-Modena
Pasqualino Titto Assini, coordinatore DiEM25 Firenze
Luca Barbuto, Ferrara
Andrea Bellavite, Gorizia-Nova Gorica, già Coord. Nazionale DiEM25 AE
Francesco Bontadi, coordinatore DiEM25 Riva del Garda-Trento
Oscar Bonetti, coordinatore DiEM25 Udine
Davide Borrelli, Cerignola – Foggia
Armando Cicciò, Messina
Giordano Caporaletti, Avezzano – L’Aquila
Dario Castellaneta, già coordinatore DiEM25 Trieste
Sibylle Ciarloni, San Costanzo – Pesaro Urbino
Giannandrea Eroli, Jesi – Ancona
Lorenzo Marsili, già Collettivo di Coordinamento Europeo DiEM25, co-fondatore European Alternatives
Marco Paoletti, Treviso
Gianni Perilli, DiEM25 Bari
Paola Pietrandrea, Parigi, già Collettivo di Coordinamento Europeo DiEM25
Andrea Pisauro, Coord. Another Europe is Possibile, già Collettivo Nazionale DiEM25 United Kingdom
Alberto Pranzo, DiEM25 Lecce
Marella Reitani, Cerignola
Giovanna Righi, Ancona
Samantha Sapienza, Sapri – Salerno
Alessio Satta, già Coordinatore Regionale DiEM25 Sardegna
Alessandro Seri, Macerata, editore, già Coordinatore Regionale DiEM25 Marche
Elettra Stamboulis, Ravenna
Piera Stefanini Silic, Bologna, già Coord. Nazionale DiEM25 AE
Martina Tarozzi, Milano, già Coordinamento Nazionale Diem25 Italia
Chris Torch, Pisciotta – Salerno
Paola Urbinati, DiEM25 Bologna, già Coordinamento Nazionale DiEM25 AE
Nicola Vallinoto, DiEM25 Genova, World Federalist Movement
Michele Vincenzi, coordinatrice DiEM25 Venezia
Tommaso Visone, Roma, già Collettivo Nazionale DiEM25, professore di Storia del Pensiero Politico della Decolonizzazione (Università La Sapienza)
Renato Votta, Coordinatore DiEM25 Napoli, già Collettivo Nazionale DiEM25
Andrea Massimo Walcher, Pordenone, già Coordinatore regionale Friuli-Venezia Giulia DiEM25