Non esistono più i lanciatori d’uova di una volta.
L’attività è in disuso, i praticanti sono sempre di meno e i risultati pessimi.
Se il lancio delle uova fosse una disciplina olimpica, l’Italia non supererebbe il girone di qualificazione.
Quand’ero ragazzino, non potendoci permettere le uova, utilizzavamo dei surrogati: materiale di risulta, oggetti raccogliticci, privi di valore, d’odore e di sapore.
I pochi colpi andati a vuoto, avevano comunque il merito di non potersi considerare sprecati…
Ieri, invece…
Vedere che neppure un piccolissimo schizzo di tuorlo, e neppure un sottilissimo filo d’albume hanno sfiorato i mocassini del Bullo, ha aggiunto alla delusione un profondo sconforto. E’ stato un inutile sciupio di materiale pregiato, e una bruttissima figura.
Cari ragazzi, io vi scongiuro di non farlo mai più…ma se proprio non potrete farne a meno, andate prima per qualche giorno in Barbagia. Il primo pastore che incontrerete v’insegnerà, se non la tecnica raffinata, almeno i fondamentali per un lancio mirato e riuscito.
E vedrete che il premier, che da sempre predica la meritocrazia, saprà apprezzare, e oltre ad un sorriso vi farà dare anche una carica. Dalla polizia.