Fonte: La stampa
Paul Krugman: Perché Donald Trump è peggio di 4 anni fa
Qualcosa sta chiaramente accadendo a Donald Trump. Soltanto un anno fa, non credo che avrebbe iniziato un comizio con 12 minuti di osservazioni insensate sul defunto golfista Arnold Palmer, per poi concludere parlando delle dimensioni del suo pene. Anche se forse preferireste non sentirne parlare, è importante. Trump potrebbe ottenere di nuovo il controllo dell’arsenale nucleare americano e, a parte questo, il suo comportamento imponderabile dovrebbe essere di monito agli uomini d’affari che sdrammatizzano la sua devastante agenda economica nella convinzione che, nel caso sia eletto, Trump seguirà la ragione e desisterà dalle sue proposte peggiori.
Se lo è, il punto è questo: la Guerra civile non avrebbe potuto essere “risolta” moderando le richieste dei nordisti ai sudisti di rinunciare agli schiavi, perché una richiesta di questo tipo non ci fu.
Lincoln sostenne che la controversia dei proprietari di schiavi con gli stati liberi non si imperniava sul fatto che i nordisti stavano nuocendo ai loro interessi materiali – non lo facevano in maniera significativa –, ma sul semplice fatto che osavano definire la schiavitù un male. Che cosa ha a che fare questo con l’America di oggi?
Secondo me questo significa che molte persone, inclusi soprattutto i ricchi e i potenti, che immaginano che le loro vite andranno avanti come prima, in caso di vittoria di Trump – perché non sono esse stesse immigrati senza documenti o parte dei “fake news media” o impiegati federali che potrebbero essere tacciati di slealtà, o chiunque altro a cui Trump allude quando parla di “nemico interno” – si stanno facendo molte illusioni. Trump e molti della sua cerchia sono ipersensibili alle critiche e, in caso di sua vittoria, potete star certi che castigheranno i loro detrattori, chiunque essi siano, esigendo dichiarazioni di lealtà su tutta la linea.
Questa prospettiva mi allarma tanto quanto l’idea di mettere a capo del nostro arsenale atomico un uomo che sputa volgarità in maniera incontrollabile.
Traduzione di Anna Bissanti