Autore originale del testo: Cesare Pavese
Delle liriche per Connie Dowling, scritte da Pavese, questa “è la più brulicante, policroma e mossa; in essa l’epifania di madonna, dea bianca, Afrodite statunitense, chiara e luminosamente nefaria, si dà in un contesto romano politonale e dinamico, meno funebremente opaco delle altre occasioni.” (ROBERTO GIGLIUCCI)
Sarà un cielo chiaro. S’apriranno le strade sul colle di pini e di pietra. Il tumulto delle strade non muterà quell’aria ferma. I fiori, spruzzati di colori alle fontane, occhieggeranno come donne divertite. Le scale le terrazze le rondini canteranno nel sole. S’aprirà quella strada, le pietre canteranno, il cuore batterà sussultando come l’acqua nelle fontane – sarà questa voce che salirà le tue scale. Le finestre sapranno l’odore della pietra e dell’aria mattutina. S’aprirà una porta. Il tumulto delle strade Sarà il tumulto del cuore Nella luce smarrita. Sarai tu – ferma e chiara
Cesare Pavese , 28 marzo 1950
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27 marzo
Niente. Ho un carbone in corpo, brace sotto la cenere….
28 marzo
Bene. Aveva scritto. Le ho parlato, lontano. Non mi vuole subito. Ebbene, questo è bello. Lavora.
Cesare Pavese, Il mestiere di vivere 1935- 1950. Edizione Einaudi 1952