Padoan, il gattopardo e gli sciacalli….

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti
Fonte: facebook

« Noi fummo i gattopardi, i leoni: chi ci sostituirà saranno gli sciacalli, le iene; e tutti quanti, gattopardi, leoni, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra. »
(Principe Don Fabrizio di Salina)

«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi»(Tancredi)

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padoan

di Alfredo Morganti – 18 agosto 2014

Interrompo la breve pausa festiva dopo aver letto una dichiarazione di Padoan, che sembra essergli uscita dai denti, quasi a forza. La scarsa crescita, dice il ministro, non dipende dalle mancate riforme “ma è un problema di lungo termine”. Se tutto va bene, dice, “le riforme porteranno benefici nel medio termine”. Ma come, ci state sbomballando sulla necessità assoluta delle riforme, sulla loro improcrastinabilita’, sulla necessità di fare in fretta, facendo persino a pezzi l’idea che gli elettori scelgano in qualche modo gli eletti, e ora ci dite che non era vero? Che i tempi sono più lunghi, che alla fin fine è meglio chiedere sconti alla UE, come Monti, come Letta, con la differenza che quelli hanno affondato la lama nella carne della finanza pubblica e si sono bruciati in pochi mesi? Mentre Renzi preferisce i bonus e il consenso? Anche l’argomento che la crisi è europea, che la Germania scende come noi nel PIL è fuorviante: se quelli le riforme le hanno fatte e stanno subendo i contraccolpi della crisi come noi, la domanda è: sono davvero una panacea le ‘riforme’ o sono un escamogage, un trucco, la merce di scambio, l’ammuina per lo sconticino UE? Gli attori cambiano, ma la scena è sempre quella. Ce ne saranno ancora di guitti in campo o la storia finalmente cambierà?
Ps. Povero Padoan, a lavorare in quella banda di matti.

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