Fonte: Essere sinistra
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di Celeste INGRAO – 14 febbraio 2015
E’ facile, molto facile di fronte alle risse e agli insulti in Parlamento, chiamarsi fuori, pensare che sono solo liti all’interno di un ceto politico screditato. E’ anche facile pensare che quello che lì succede non riguardi il nostro popolo, schiacciato dal peso della crisi e dalle angosce del vivere quotidiano. E arrivare alla fine al pensiero: ”Sono tutti uguali”.
Scrivo queste poche righe per affermare che per me, no, non sono tutti uguali.
Contro la sistematica distruzione della nostra Costituzione si batte la piccola pattuglia di deputati di SEL. E si battono due (due di numero!) deputati del PD: Pippo Civati e Stefano Fassina.
Certo, SEL è un piccolo partito probabilmente senza un grande avvenire. Non è purtroppo riuscito a svolgere quel ruolo di traino di un rinnovamento della sinistra che si proponeva. Certo Civati e Fassina sono ancora, abbastanza inspiegabilmente, in un partito, il PD che è il massimo responsabile della deriva antidemocratica.
Certo, non basterà questa piccola e debole opposizione a fermare Renzi e a ricostruire la sinistra. Ma io che considero il Parlamento la massima istituzione democratica dello Stato, sono comunque felice che anche in quell’Aula ci sia qualcuno che mi rappresenti.
I deputati di SEL, Pippo Civati e Stefano Fassina sono i miei rappresentanti in Parlamento. E non è un caso che siano gli stessi che ho incontrato oggi a manifestare per la Grecia. Perché la battaglia per la democrazia è sempre la stessa.
P.S.: quanto agli esponenti della cosiddetta “minoranza” PD, i vari Bersani, Cuperlo e compagnia cantante, smettessero per favore di dire belle parole e scegliessero la più dignitosa strada del silenzio.
Se non si è in grado di prendere posizioni forti e chiare quando è in gioco la nostra Costituzione è meglio farsi da parte una volta per tutte.