Non fermeranno la primavera!

per Emanuele Cherchi
Autore originale del testo: Emanuele Cherchi

di Emanuele Cherchi, 14 febbraio 2017

“Potranno tagliare tutti i fiori ma non fermeranno la primavera” – Pablo Neruda

E’ un dato di fatto che oggi c’è nella società una voglia di sinistra, come forse non se ne sentiva da anni. La gente vuole smettere di aver paura e di aver bisogno. Sia chi vive nella paura, sia chi vive nel bisogno non è libero. Libertà è aver diritti sociali, lavorativi e civili ma anche essere autosufficienti. “Quando la parola è flebile non resta che il gesto” ci ha ricordato la settimana scorsa il giovane Michele, che si è tolto la vita a trent’anni perché non vi ravvisava più una situazione di dignità. Il lavoro è dignità.

“Mille fiori sarebbero potuti fiorire” se avessimo permesso ai nostri giovani di sviluppare le proprie idee, fare politica senza pensare preoccuparsi del lato economico della vita, il lavoro che oggi c’è e domani non si sa…

“Chi è coraggioso nell’osare viene ucciso. Chi è coraggioso nel non osare resta in vita. Dei due, uno ne ha un vantaggio, l’altro un danno.” (Lao-tzu) e allora cosa fare? Un uomo solo è sempre in cattiva compagnia quando vuole fare politica a favore delle classi deboli, se stai dalla parte del potere e dei ricchi invece trovi la strada spianata come dimostrano leader giovani come Matteo Renzi o Maria Elena Boschi, i quali se li ascolti sono capaci di lamentarsi di essere incompresi mentre ti calpestano. Certo i poteri forti ti usano finché sei utile e ti licenziano quando non servi più. L’unico modo per i deboli di fare politica è mettersi insieme, perché quando sei debole, l’unione fa la forza, l’unione permette di mettere in comune idee ed esperienze; se uno non può esporsi da solo chiederà l’aiuto del gruppo: di fronte all’impossibilità di capire la politica nazionale stanno nascendo collettivi, da cui nasceranno liste, che si alleeranno per riformare la sinistra e permettere ai giovani di condurre delle battaglie, perché è chiaro che la pena che i buoni devono scontare per l’indifferenza alla cosa pubblica è quella di essere governati da uomini malvagi, sopportare soprusi, soffrire egoismi. Non vorrei citare il famoso monologo dell’Amleto di Shakespeare in cui elenca tutto ciò per cui vale togliersi la vita, lo sappiamo, Amleto non se la toglie per vendicare il padre, noi non ce la dobbiamo togliere per lottare per i nostri cari, per gli amici conosciamo e quelli che conosceremo.

Se siamo uniti chi mai potrà fermare la primavera?

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