di Luigi Altea – 12 luglio 2016
Chi ci governa dovrebbe avere l’onestà di dirlo con la massima chiarezza: non ci sarà mai lavoro per tutti. Anzi, con l’attuale sistema capitalistico, il lavoro tenderà a ridursi sempre di più.
Le concentrazioni, le fusioni delle aziende, e la tanto invocata ricerca scientifica, hanno la principale finalità di garantire al capitale maggiori profitti, anche attraverso la riduzione della forza lavoro.
Dovremmo tutti portare sempre con noi un foglietto, con questi pochi dati sulla popolazione mondiale:
1) Il 10% possiede l’86% delle ricchezze disponibili.
2) Il 40% ne possiede il 14%
3) Il 50% non possiede nulla.
Il 40% della popolazione, che si spartisce le briciole del 14%, siamo noi, salariati, pensionati, o comunque percettori di un reddito di lavoro. Siamo, cioè, il cosiddetto “ceto medio” che vive prevalentemente nel mondo “sviluppato”.
Il 10% che detiene quasi tutte le ricchezze, ha per noi una certa considerazione…perché oltre che salariati siamo anche consumatori.
E noi, riconoscenti, ricambiamo la considerazione con tanto ossequioso rispetto, sia perché riteniamo quel 10% troppo forte perché possa essere attaccato o intaccato, sia perché da esso ci è “offerto” il lavoro e il conseguente benessere.
Diffidiamo, invece, fino a considerarli nostri nemici, di tutti coloro che appartengono alla immensa massa del 50% di “disperati”, che non hanno nulla e che, non essendo salariati e non potendo essere consumatori, nessuno prende in considerazione…
In loro vediamo il vero pericolo… Perché loro, pressando alle nostre frontiere, chiedono di partecipare alla condivisione di quel 14%. Puntano, di fatto, ad…impoverire il ceto medio, e noi reagiamo e ci difendiamo, ricorrendo perfino alla xenofobia e al razzismo.
Eppure io credo che sarà quel 50% che ora non ha nulla, ma che prima di essere depredato aveva molto, che riuscirà a cambiare il mondo…
Non sarà certo da chi non ha saputo difendere l’idea originale e bella del comunismo, da chi ha inquinato e distorto l’ideale umano del socialismo, e da chi, ora, non sa difendere neppure se stesso da un bullo offertoci in spregio da una sorte beffarda,…che arriveranno idee praticabili di uguaglianza.
Sia davvero benedetto chi oggi non ha nulla, ma ha la grande forza potenziale, forza, io spero, anche di nuove idee, per rovesciare l’attuale ordine mondiale violento e ingiusto.