Natalia Aspesi sulle orge di Genovese: “quella ragazzina ha pagato per l’irresponsabilità di troppi”

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Natalia Aspesi
Fonte: Il Venerdì

Dal “Venerdì di Repubblica”

Lettera di un papà milanese:

Mia figlia Serena ha 17 anni ed è molto molto bella: è anche brava, studiosa, ci ascolta; ma è una ragazza d’oggi e sogna di fare la modella. Rispetta la nostra contrarietà ma dice sempre che quando sarà maggiorenne, l’anno prossimo, ci proverà.

Domenica mattina siamo passati (distanziati, con maschera) per via Torino, che cominciava ad affollarsi per il primo giorno di shopping, e le ho mostrato il brutto palazzone dove quel criminale di Genovese faceva le sue feste e drogava e stuprava le ragazzine.

alberto genoveseALBERTO GENOVESE

E lei serenamente mi ha detto, lo so, una compagna di liceo aveva invitato anche me, ma io non sono stupida, quella gente è orribile e io non ne ho bisogno. Perché ho voi. Mi sono commosso e comincio a capire che posso fidarmi di lei.

Papà milanese

Risposta di Natalia Aspesi:

NATALIA ASPESINATALIA ASPESI

Mi accorgo che sto diventando noiosa e moralista e se condivido il disprezzo dell’informazione per questo individuo che giustamente sua figlia definisce orribile e la pena per la giovane vittima, sarei più cauta nel giudicare il tutto, diciamolo pure, meno ipocrita. Sua figlia ha detto la cosa giusta: sa difendersi “perché ho voi”. Perché è stata educata in un certo modo, perché con voi parla e si confida, perché ha fiducia in voi, perché si sente protetta da voi.

Una mia amica mi dice che nel palazzo dove ha lo studio d’avvocato, c’è una agenzie di modelle, almeno così si definisce, e a lei capita di incontrare ragazze e ragazzi, spesso accompagnati da un adulto, la madre o chissà chi, che vanno a farsi vedere e a lasciare il loro recapito. Sono i lavori ambiti di oggi, che richiedono solo giovinezza e un corpo, e non c’è bisogno di studiare, di pensare al futuro. Non li difende nessuno.

ALBERTO GENOVESE DANIELE LEALIALBERTO GENOVESE DANIELE LEALI

È difficile credere che quelle feste del Genovese fossero tipo famiglia, e chi ci andava regolarmente, anche cosiddetti vip del nulla, non sapessero dei vassoi di droga, dei letti disponibili. Lo sapevano e ne approfittavano. Nessuno si stupiva. Quella ragazzina, oso dire almeno imprudente, o molto sola, e chissà con quali sogni irrealizzabili e bisogni, ha pagato per l’irresponsabilità di troppi. Un video sul sito del giornale lo dimostra. C’è in giro troppa gente vile e vuota.

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