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Nel 1970 la Rai produsse un programma dal titolo Babau condotto da Paolo Poli che si proponeva di tratteggiare alcuni vizi degli italiani. La puntata in cui l’attore ospitò Umberto Eco era dedicata al conformismo e venne trasmessa solo sei anni dopo perché la Rai dell’epoca annullò la messa in onda di Babau ritenendola «inopportuna». «Cos’è il conformismo?» si chiede Eco. «È la cravatta che ti sei messo per venire qui in trasmissione», lo interrompe Poli. «Ed è il maglione che tu porti per dire che sei un attore e non sei un ospite esterno», ribatte Eco come in un frammento di lezione di semiotica. In questo spezzone tratto dall’archivio Rai, Eco e Poli discettano con fine umorismo sui «modelli», partendo dai buoni e dai cattivi, soprattutto questi ultimi, prendendo come base il libro Cuore e l’Elogio di Franti, celeberrimo pamphlet del professore.
Babau non superò però la tagliola della censura Rai e potè andare in onda solo sei anni dopo, nel 1976. In estate.