di Luigi Altea – 28 novembre 2017
Chissà cosa pensa di guadagnare, Matteo Renzi, dalla battaglia che intende ingaggiare contro le bufale.
Anche se riuscisse ad eliminarle tutte, e ad impedire che si riproducano in futuro, quali benefici spera di ottenere?
L’ultima sparata renziana, a me sembra un’altra bufala.
E’ come se mi dicessero che i pastori della Barbagia, hanno deciso d’iniziare una campagna contro il pecorino sardo.
Per poi fare che cosa? Dedicarsi alla pesca?
Se Renzi decidesse di smetterla con le bufale, con che cosa le sostituirebbe?
Con trattati di filosofia politica?
Con conferenze di economia sociale di mercato?
No, Renzi è tutt’altro che sciocco, e sa benissimo che senza bufale finirebbe di campare.
Senza bufale la sua carriera politica sarebbe finita il 4 Dicembre del 2016, e forse non sarebbe neppure mai cominciata.
Renzi ha interesse acché le bufale si riproducano a ciclo continuo.
Ecco perché, più che un rottamatore, Renzi è un compulsivo e seriale inseminatore.
Di bufale.
Le quali, infatti, sono sempre incinte.
Non mi meraviglierei se, contro l’infecondità bufalina, concedesse un bonus di 80 euro, anche per ogni bebé di bufala.
In rete viene proposto continuamente l’elenco delle bufale renziane.
Basta esaminarle ad una ad una, per avere conferma che, a trarne beneficio non sono stati i disoccupati, i precari, gli ammalati, gli studenti, gli insegnanti, i minatori, i falegnami.
Forse i muratori, i maçons, come li chiamano in Francia.
So benissimo che gli 80 euro (che Renzi continua a chiamare “i nostri 80 euro”, come se fossero suoi e di suo babbo) hanno fatto molto comodo a tante persone, tra le quali alcuni miei amici, a me particolarmente cari.
E tuttavia, nascondere che il bonus, in cambio di tutele e di diritti, è un altro strumento di precarizzazione e non di emancipazione, costituisce un’altra bufala, subdola, e non meno grave di quella secondo cui la disoccupazione diminuirebbe con i licenziamenti, e la motivazione nel lavoro sarebbe incentivata con i demansionamenti…
Tutte le menzogne hanno giovato solo a Renzi, alla sua cricca, al suo inverecondo partito.
Oltre che ai suoi ispiratoti palesi e occulti, e al capitale finanziario.
Spero che la commedia degli inganni volga al termine…
Se la smettiamo di turarci il naso, non possiamo sbagliarci.
Il vero pastore ha l’odore di pecora.
Il vero Matteo Renzi ha la puzza di bufala.