Fonte: globalist
di Globalist – 6 ottobre 2018
Un pugno chiuso. Quel tanto vituperato pugno chiuso che invece tanto è servito per il progresso e per la conquista dei diritti dei lavoratori e dei diritti civili
Affacciato alla finestra di casa col pugno sinistro chiuso: così Domenico Lucano ha salutato le circa quattromila persone giunte a Riace per testimoniare la loro solidarietà al sindaco – ora sospeso – agli arresti domiciliari per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I manifestanti, dopo aver percorso le strade del paese, sono giunti sotto casa di Lucano urlandogli “Tieni duro, continua a lottare sempre. In questa battaglia di civiltà non sarai mai solo!
Il corteo, partito ai piedi del paese, dopo aver percorso le strade di Riace ed avere attraversato la piazza principale, si e’ diretto sotto casa di Lucano. Alla vista del corteo Lucano à comparso dietro una finestra della sua abitazione, chiusa con una zanzariera, salutando i manifestanti più volte con la mano e commuovendosi.
In strada i manifestanti hanno intonato “Bella ciao”. Un gruppo numeroso di migranti, che si trovano a Riace da tempo, ha più volte gridato “Riace non si arresta.